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Italia, Istat: produzione, esportazione. Quali settori vanno di più?
mercoledì 12 settembre 2012, di
In un’Italia attraversata dalla crisi, tutti i settori dell’economia soffrono il calo delle attività: la produzione industriale è in flessione, mentre le esportazioni lasciano spazio diverse perplessità, ma ci sono ancora settori che "vanno"? C’è un modo per tenere testa alla crisi e far ripartire l’economia?
Dati Istat sulla produzione
Durante il trimestre maggio-luglio, la produzione industriale in Italia ha subito una flessione del 1.2% rispetto al trimestre precedente. L’unico settore che non registra cali è quello dell’energia (elettrica, gas, vapore, aria), segno evidente di un’economia in difficoltà che rinuncia a tutto ciò che ritiene "rinunciabile".
– La tua TV si è rotta? O la compri nuova o non la guardi!
Gli Italiani cercano di risparmiare, dunque comprano poco, ne consegue che l’Italia produce anche di meno; si registra, infatti, un calo nel settore manifatturiero per le aziende che producono, installano o riparano macchine e apparecchiature (-15.5%), ma anche per quelle che producono beni (elettronici e non) destinati all’uso domestico (-9.8%), per non parlare dei servizi e dei prodotti culturali.
Istat: le esportazioni
A parte i dubbi che investono chi si ferma a ragionare sul fatto il picco dell’export italiano sia il settore dell’energia e non quello dei prodotti alimentari o della moda, i dati sulle esportazioni confermano un trend positivo dall’inizio di quest’anno.
– Qual è il made in Italy che va di più? Ironico, l’energia!
Il made in Italy trova in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia, le stelle dell’export italiano che rappresentano l’80% dell’intero commercio di esportazioni.
L’Istat segnala un incremento delle vendite sui mercati esteri di prodotti petroliferi dalla Sicilia, di metalli e prodotti in metallo da Toscana e Lombardia e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio.
Ora, pensando alle esportazioni e alla Sicilia vengono in mente le arance, pensando alla Toscana, le si associa il vino. Invece no, il petrolio dalla Sicilia e il metallo dalla Toscana. Cosa significa?Molto banalmente, significa che le medie imprese, che sino ad oggi hanno mantenuto alto il livello delle esportazioni di prodotti Italiani, stanno cedendo sotto il peso della crisi e dei fardelli economici ad essa associati.
Su quali settori puntare?
Comunque la si metta, il settore dell’alimentazione in Italia continua a rimanere nel lato positivo del grafico. Gli Italiani, com’è giusto che sia, non rinunciano a spendere sui prodotti del settore alimentare e della ristorazione.
Sarà per questo che l’Istat segnala come settore in evoluzione quello dell’agricoltura, diciamo così "artigianale", che si rivela in crescita socio economica non soltanto sul fronte nazionale, ma anche Europeo e internazionale.
Recuperare le doti del made in Italy, tanto amate anche all’estero: territorialità, artigianalità, qualità - potrebbe diventare una risposta alla crisi?