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IPO Cepsa: l’ennesimo sbarco in Borsa rinviato. I motivi
lunedì 15 ottobre 2018, di
Anche l’IPO di Cepsa è stata rimandata.
Il dietrofront della società spagnola è stato soltanto l’ultimo di una lunga serie di sbarchi in Borsa posticipati in un 2018 impegnativo sul fronte Offerte Pubbliche Iniziali soprattutto per quel che riguarda l’italia.
A pesare sulla decisione del gruppo petrolifero spagnolo sono state ancora una volta le avverse condizioni di mercato che, ad oggi, non rendono possibile proseguire con l’IPO di Cepsa. Un’operazione che nelle mire dell’azionista di riferimento Mubadala avrebbe dovuto raccogliere circa 2 miliardi di euro tramite il collocamento di un 25% del gruppo.
IPO in crisi: come sta il mercato
Diversi elementi stanno contribuendo a rendere i mercati finanziari globali dei luoghi particolarmente impervi e poco accoglienti per le IPO. Si pensi ad esempio ad una Brexit che, a due anni da un referendum storico, sta ancora stentando a trovare una conclusione positiva per entrambe le parti.
O ancora alla guerra commerciale tra gli Stati Uniti di Trump e la Cina, un conflitto combattuto a colpi di dazi e tariffe. Per non parlare poi delle sanzioni statunitensi ai danni dell’Iran che hanno messo in guardia lo stesso mercato del petrolio in cui Cepsa opera.
Tra gli elementi considerati anche il rallentamento economico globale osservato dopo l’impressionate e straordinaria crescita del 2017, al quale si è affiancata pian piano la normalizzazione delle politiche monetarie delle banche centrali globali, con i tassi di interesse sempre più indirizzati sulla via dell’aumento.
Un mix letale di elementi che ha spinto Cepsa a rinviare quello che sarebbe stato il più grande sbarco in Borsa di una società petrolifera dal 2008.
“I recenti sviluppi a livello economico internazionale hanno portato una considerevole incertezza sul mercato dei capitali a livello internazionale”,
ha spiegato l’azienda petrolifera in una nota aggiungendo:
“In questo scenario l’appetito degli investitori internazionali si è ridotto significativamente e con esso la volontà di partecipare a processi di quotazione come quello portato avanti da Cepsa”.
Come accennato, numerose altre società hanno deciso di rimandare le proprie IPO nel 2018. Tra queste come non ricordare Tencent Music Entertainment e la divisione food di Sonae MC.
Anche Piazza Affari è stata travolta da questa ondata di pessimismo, che ha portato pochi giorni fa persino Sigaro Toscano ad abbandonare l’idea di quotarsi sempre a causa delle condizioni del mercato.
Sul finire di maggio scorso, invece, anche Estra ha deciso di rinviare la sua IPO, confermando però l’intenzione di attendere lo sviluppo di un contesto migliore.
“Estra Spa conferma la volontà di perseguire l’obiettivo della quotazione e, anche in tale ottica, quello della crescita, come dimostrato dalle recenti acquisizioni nei settori della vendita e della distribuzione del gas”,
aveva affermato l’azienda tramite comunicato stampa.
Anche Eataly e De Cecco si sono accodate alla lista di società che hanno posticipato lo sbarco in Borsa. Il rinvio dell’IPO di Cepsa, insomma, è stato soltanto l’ultimo di una lunga serie.