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Grecia: nuovo salvataggio per 11 miliardi? Inevitabile per Dijsselbloem

giovedì 5 settembre 2013, di Federica Agostini

Sembra che i problemi finanziari della Grecia non siano destinati ad estinguersi nel 2014, anzi è una possibilità quanto mai concreta che il paese possa dover ricorrere nuovamente agli aiuti internazionali dell’Eurozona.

A dirlo è Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo e ministro delle Finanze olandese, che davanti al Parlamento Europeo ha espresso non poche perplessità circa la capacità della Grecia di riguadagnare l’accesso ai mercati entro il prossimo anno.

Grecia: serviranno 11 miliardi entro il 2014?

Secondo le stime dei creditori, la Grecia avrà bisogno di circa 10 o 11 miliardi di Euro entro la metà del prossimo anno. Tuttavia, non è certo una novità che i governi dei paesi creditori siano piuttosto riluttanti alla possibilità di nuovi salvataggi, vista l’ostilità dell’opinione pubblica al tema dei "bailout" dopo tre anni di crisi del debito.

Al parlamento Europeo, Dijsselbloem ha detto che per quanto possa essere preoccupante l’idea di un terzo bailout, "è ormai evidente che i problemi della Grecia non saranno completamente risolti entro il 2014."

È realistico supporre che sarà necessario ulteriore supporto oltre a quello previsto dal programma attuale. In questo contesto, l’Eurogruppo ha indicato chiaramente i propri impegni nel fornire alla Grecia adeguato supporto durante e oltre l’applicazione di questo programma, finché il paese non abbia riguadagnato il pieno accesso ai mercati. Jeroen Dijsselbloem, Capo dell’Eurogruppo

Contemporaneamente, ha detto Dijsselbloem, entro il mese di aprile 2014 bisognerà verificare i dati sulle finanze pubbliche della Grecia relative all’anno 2013 e, eventualmente, valutare la possibilità di una qualche forma di sollievo dal debito per Atene.

Aprile 2014 potrebbe essere troppo lontano

Lo scorso anno l’Eurogruppo si è detto d’accordo nel voler considerare misure addizionali qualora fossero state necessarie e la Grecia avesse raggiunto gli obiettivi preposti. Tali misure, ha detto Dijsselbloem, includono anche la possibile riduzione dei tassi di interesse sui prestiti concessi al paese.

Ma la strada non sarà tutta in discesa per la Grecia, ormai dilaniata dalla crisi. Il capo dell’Eurogruppo è stato chiaro: senza condizioni, non ci saranno aiuti.

E non saremo in grado di stabilire se le condizioni sono state rispettate, almeno fino all’aprile del prossimo anno. Jeroen Dijsselbloem al Parlamento Europeo

Ma aprile 2014, visto da Atene, sembra essere molto lontano e nel giro di 7 mesi sono molte le cose che potrebbero cambiare, compresa l’Eurozona.

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