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Gli affari dopo la tragedia: gli arabi di Etihad puntano anche la Malaysia Airlines
lunedì 21 luglio 2014, di
L’economia, la finanza e in generale gli affari possono essere spietati: Il guadagno va raggiunto sempre e comunque e se un concorrente è in difficoltà, bisogna approfittarne, magari acquisendolo.
E’ questo il rischio sta correndo la compagnia aerea malese Malaysia Airlines, che dopo aver registrato due incidenti in pochi mesi – prima, a marzo, l’MH 370, scomparso dai radar e mai più ritrovato con 239 persone a bordo, pochi giorni fa l’MH 17, abbattuto da un missile sui cieli ucraini con 298 persone tra passeggeri ed equipaggio – sta attraversando una crisi economica senza precedenti, che potrebbe costringere il governo di Kuala Lumpur a cedere una quota della compagnia a Etihad, il vettore emiratino in procinto di rilevare il 49 % Alitalia.
Malaysia Airlines, che solo nel 2010 aveva vinto il premio Skytrax come compagnia più sicura del mondo, è controllata per il 52% dal fondo d’investimento statale Khazanah Nasional, di proprietà del governo Malese.
Le prime voci e la smentita
Già a marzo, dopo la scomparsa dell’MH17 si erano rincorse voci su una possibile cessione di parte della compagnia, che da anni attraversa una difficile ristrutturazione aziendale che ne ha ridotto i ricavi.
La compagnia, che garantisce i contatti della Malesia con il resto del mondo, soffre la concorrenza dei giganti asiatici come la thailandese Thai o la Cathay Pacific, il vettore nazionale di Hong Kong, e soprattutto del colosso mediorientale Emirates, che, tramite una forte partnership con l’australiana Quantas, ha eroso proprio alla Malaysia molti passeggeri verso l’Australia, una delle destinazioni più redditizie.
Dopo l’incidente dell’MH 370, a marzo, e nonostante i successivi crolli del titolo in borsa, le voci di una possibile cessione si erano però subito assopite, smorzate dalle rassicuranti dichiarazioni del governo di Kuala Lumpur sulla tenuta finanziaria della compagnia.
Ma le difficoltà continuano, anche perché nonostante la compagnia non abbia responsabilità diretta nei due incidenti, le prenotazioni sui voli hanno registrato un crollo consistente e il vettore si è detto pronto a rimborsare completamente i passeggeri che decidono di non volare con Malaysia per paura di nuovi incidenti.
Il nodo assicurazioni
Pochi giorni fa, dopo la tragedia ucraina, le voci su un possibile ingresso degli sceicchi nella Malaysia si sono intensificate, anche perché ancora – e difficilmente ci sarà a breve - non c’è chiarezza su chi risarcirà le vittime del volo MH17.
La compagnia assicurativa Allianz si è già detta pronta a fare la sua parte, ma allo stesso tempo alcuni esperti del ramo hanno affermato che la Malaysia rischia di pagare di tasca propria perché:
“lo spazio aereo dell’Ucraina è zona di guerra e che altri due aerei sono stati abbattuti nell’area la settimana precedente; anche se il volo era al di sopra dell’altitudine stabilita, potrebbe essere accusata di non aver preso le stesse precauzioni adottate da altri operatori e di non aver evitato l’area”
Se così fosse, la Malaysia Airlines si troverebbe costretta a pagare risarcimenti per 100milioni di dollari per l’aereo, più, come minimo,112mila dollari a passeggero e a intaccare le sue già scarse riserve di capitale.
A quel punto l’apertura a un nuovo socio privato sarebbe inevitabile: Etihad è sempre alla porta e, dopo aver messo le mani su Alitalia, gli arabi non aspettano altro per incrementare il loro network mondiale.