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General Eletric mette le mani sulla Alstom, il colosso francese dell’energia

mercoledì 30 aprile 2014, di Simone Casavecchia

Conclusosi nel tardo pomeriggio di ieri il Consiglio di Amministrazione del gruppo francese Alstom, il colosso dell’energia e dei trasporti pubblici, produttore, tra l’altro anche della linea ad alta velocità Tgv. Si tratta della terza riunione dei vertici del gruppo d’oltralpe da venerdì, un CdA evidentemente decisivo poiché si arrivati alla decisione unanime di prendere in considerazione l’offerta dell’americana General Eletric, per un ammontare di circa 12,3 miliardi di euro, per acquisire le attività del gruppo francese nel settore dell’energia.

La decisione del CdA di Alstom è arrivata a poche ore dalla riammissione del titolo azionario alla Borsa di Parigi e ha costituito una forte boccata d’ossigeno: dopo diversi giorni di sospensione dalle quotazioni, il titolo è volato in borsa.

Rimane, almeno per il momento, esclusa dalla trattativa la tedesca Siemens sebbene la Alstom non abbia ancora definitivamente chiuso le porte ad altre offerte e abbia manifestato il proprio interesse anche per un’operazione alternativa. Alla Siemens sarà infatti garantito l’accesso a tutte le informazioni utili a formulare una possibile controfferta.

Ad oggi però è la General Eletric ad aver avuto la meglio dal momento che la sua offerta coprirebbe le attività sull’energia termica, sulle energie rinnovabili e sulle reti energetiche, oltre a quelle di servizi centralizzati o condivisi. Un secondo punto a favore dell’azienda americana è stato individuato nei meriti industriali e strategici dell’offerta da 12,3 miliardi di euro, basata sulla complementarità quasi perfetta del portafoglio delle due società in ambito energetico.

Proprio per questo sarà creato un comitato di amministratori indipendenti che condurrà un esame approfondito dell’offerta stessa entro la fine di Maggio e dovrà tener conto di tutti gli interessi implicati nella vendita del settore energia di Alstom, quali la possibilità di ridurre il debito aziendale e di aumentare gli investimenti nel comparto dei trasporti in cui Alstom è già leader mondiale ma anche dei timori dello Stato Francese circa eventuali perdite di posti di lavoro. Alla fine di questo periodo di esame Alstom potrà comunque scegliere un’offerta alternativa a quella di GE ma, se lo facesse effettivamente, dovrà versare a quest’ultima un’indennità di rottura pari all’1,5% del prezzo di acquisizione proposto.

Nel frattempo l’americana General Eletric, per bocca del suo amministratore delegato Jeffrey Immelt, si è affrettata a rassicurare il Presidente della Repubblica francese Hollande, su tagli al personale e costo del lavoro. L’Ad di GE ha, infatti, dichiarato in una lettera che nessun posto di lavoro è a rischio e che l’azienda statunitense si impegnerà a lavorare con il governo per tutelare il settore e le sue esportazioni.

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