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General Electric accanto ai genitori che lavorano: inserita nell’elenco delle Working Mother 100 best companies 2012

mercoledì 17 ottobre 2012, di Valentina Pennacchio

La General Electric è stata inserita nell’elenco delle Working Mother 100 best companies 2012 grazie alla sua attenzione nei confronti delle esigenze e dei diritti delle lavoratrici, alle quali garantisce un sostegno psicologico ed economico.

La General Electric, multinazionale americana, presente anche in Italia con i suoi business, e attiva nel settore delle tecnologie e dei servizi, viene inserita per il secondo anno consecutivo nella lista delle Working Mother 100 best companies. Un risultato di grande importanza perché esempio di un’economia che sposa i diritti dei suoi lavoratori attraverso un welfare aziendale ben preciso.

POLITICA AZIENDALE ATTENTA ALLE DONNE

L’impegno dell’azienda nei confronti delle mamme lavoratrici appare variegato e ben strutturato. I punti focali del programma fanno leva, soprattutto, sulla flessibilità e sul part time, nonché su un solido sostegno, anche a livello economico grazie al rimborso, in alcune sedi, sull’acquisto dei pannolini fino al 30% e del latte artificiale (fino alla somma di 380 euro all’anno).

FLESSIBILITA’ E PART TIME

Il lavoratore dipendente gode di una comoda elasticità oraria di due ore in entrata e in uscita, di un part time garantito in ogni sua forma (orizzontale, verticale, misto), sia per motivi personali che assistenziali nei confronti dei propri familiari. Inoltre, in alcune sedi, l’opportunità del part time non incide sulla retribuzione, che corrisponde ad un contratto full time, perché si tratta di tempo parziale con integrazione, ovvero, a completamente delle otto ore giornaliere, le quattro successive a quelle svolte in ufficio si possono lavorare direttamente dal proprio domicilio.

SOSTEGNO PSICOLOGICO

Il problema principale delle donne dopo il periodo di maternità è quello del reinserimento aziendale in quanto, durante la loro assenza, molte cose potrebbero essere cambiate. La General Electric mette in atto una serie di percorsi formativi e informativi, che consentono alla lavoratrice di essere aggiornata sulle dinamiche aziendali durante il periodo della maternità, e le propone un colloquio al suo rientro per decidere quale possa essere la collocazione più idonea e funzionale alle sue nuove esigenze familiari.

UN LAVORO A MISURA D’UOMO

In definitiva, la multinazionale statunitense sembra aver compreso l’importanza della proporzionalità diretta tra vita professionale e privata ai fini della produttività aziendale. Ne è un altro esempio un progetto di company welfare, “Healthahead, rivolto ai dipendenti per “fidelizzarli”, aumentandone anche la motivazione nei confronti del lavoro da svolgere. Quest’iniziativa risponde alla volontà dell’azienda di creare un ambiente di lavoro “a misura d’uomo”, in cui il lavoratore possa sentirsi gratificato non solo a livello economico, ma anche sul piano sociale e personale, attraverso la promozione di uno stile di vita salutare e tecniche di controllo e gestione dello stress lavorativo.

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