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Chi è Gabriele Del Grande? Biografia, lavori e motivi del suo arresto e rilascio in Turchia
giovedì 20 aprile 2017, di
Chi è Gabriele Del Grande? Biografia, lavori e motivi dell’arresto e del rilascio in Turchia del blogger, scrittore e regista che è in stato di fermo dallo scorso 10 aprile nella città di Mugla, vicino al confine con la Siria.
Dopo anni di prezioso e instancabile lavoro per quanto riguarda le morti dei migranti nel Mediterraneo, il nome di Gabriele Del Grande è salito alla ribalta nazionale e internazionale per il suo fermo in Turchia dove si era recato per realizzare alcune interviste.
Detenuto in isolamento e sottoposto a continui interrogatori, per l’immediato rilascio di Gabriele Del Grande si è mobilitata gran parte dell’opinione pubblica, con la Farnesina e Bruxelles che si stanno adoperando per il suo ritorno a casa.
Dopo due settimane di detenzione, il 24 aprile Gabriele Del Grande è stato rilasciato dalle autorità turche, tornando subito in Italia. A darne la notizia per primo è stato il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Ma chi è allora Gabriele Del Grande e perché è stato fermato in Turchia? Vediamo di scoprire qualcosa di più sul suo lavoro e sui motivi che hanno portato al suo arresto vicino ai confini con la Siria, che si è concluso con il rilascio dopo due settimane di fermo.
Chi è Gabriele Del Grande? Biografia e lavori
Gabriele Del Grande è un blogger, giornalista e regista nato a Lucca nel 1982. Dopo essersi laureato a Bologna in Studi Orientali, i suoi interessi si rivolgono principalmente alle varie vicende legate ai migranti.
Nel 2006 crea il blog Fortress Europe, dove in maniera precisa e certosina cataloga tutti gli eventi di morti e naufragi occorsi dal 1988 ad oggi che hanno coinvolto migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo.
Si tratta di un capillare lavoro di ricerca e catalogazione di tutti quegli eventi che hanno visto la morte di persone intente a raggiungere l’Europa, setacciando a riguardo tutti i mezzi d’informazione anche africani per trovare informazioni attendibili e verificate.
La grande validità del blog di Gabriele Del Grande si evince anche dal fatto che Fortress Europe sia considerato come la principale fonte di archivio per quanto riguarda le morti dei migranti, con molti lavori di monitoraggio che si basano in maniera quasi totale sui dati pubblicati dal blogger.
Oltre a quella del blog, sono diverse le attività di Gabriele Del Grande. Oltre ad aver collaborato con giornali come L’Unità, Peace Reporter e Redattore Sociale, ha pubblicato anche tre libri editi da Infinito Edizioni sempre riguardanti il tema dell’immigrazione.
La sua prima opera nel 2007 è stata Mamadou va a morire, seguita nel 2009 da Roma senza fissa dimora mentre la sua ultima fatica letteraria è stata Il mare di mezzo pubblicata nel 2010.
Non solo parole però nei lavori di Gabriele Del Grande, ma anche la macchina da presa. Nel 2013 ha realizzato per il settimanale Internazionale un reportage sulla guerra civile in atto ancora oggi in Siria.
Con Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry, nel 2014 ha realizzato il documentario Io sto con la sposa, che è stato presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia e poi trasmesso da Sky Arte.
Il documentario parla di cinque profughi siriani e palestinesi che, una volta giunti a Milano, cercano di raggiungere la Svezia. Per riuscire nel loro intento, inscenano allora un matrimonio con relativo corteo nuziale giungendo così in quattro giorni a Stoccolma.
Al momento Gabriele Del Grande stava lavorando al suo nuovo libro, motivo per cui aveva deciso di recarsi il 7 aprile in Turchia prima e Siria poi, con l’intento di realizzare alcune interviste.
Chi è Gabriele Del Grande: i motivi dell’arresto in Turchia
Gabriele del Grande è stato arrestato lo scorso 10 aprile nella città di Mugla, dopo esser stato fermato per un controllo nella provincia di Hatay, nella zona Sud-Est del paese nelle vicinanze del confine con la Siria.
Del Grande sarebbe stato fermato in quanto non in possesso delle autorizzazioni necessarie per effettuare attività giornalistiche nella zona, visto le misure più restrittive in materia imposte da Erdogan dopo il fallito colpo di stato in Turchia dello scorso luglio.
Messo in isolamento e continuamente sottoposto a interrogatori, a Gabriele Del Grande sono stati sequestrati cellulare ed equipaggiamenti, oltre al vedersi negare la possibilità di effettuare telefonate o nominare un avvocato.
Solo il 18 aprile il blogger è riuscito a telefonare alla propria fidanzata, rassicurando sul suo stato di salute ma affidando alla compagna un appello che poi è stato pubblicato sulla pagina Facebook del documentario Io sto con la sposa.
Del Grande nella telefonata afferma di essere in stato di fermo in un centro di identificazione di Mugla per ragioni legate al contenuto del suo lavoro, annunciando l’inizio di uno sciopero della fame e invitando ad una mobilitazione collettiva.
La Farnesina ha lavorato in maniera intensa per il rilascio del blogger, ma la procedura di espulsione di Del Grande sarebbe complicata da alcune procedure giudiziarie a suo carico, cosa che renderebbe al momento impossibile ipotizzare una data per il suo rimpatrio.
Intanto l’appello lanciato dalla Turchia da Gabriele Del Grande e poi ripreso dai familiari e amici dello scrittore, ha trovato la condivisione anche di personaggi del mondo culturale e dello spettacolo come Roberto Saviano, Concita De Gregorio e Valerio Mastandrea.
Anche la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, appena insignita del Premio Unesco per la Pace, ha voluto dedicare il riconoscimento proprio a Gabriele Del Grande, auspicando una sua liberazione e ricordando come con il suo lavoro di blogger sia stato uno dei primi ad interessarsi delle centinaia di persone che ogni anno perdono la vita nel tentativo da raggiungere l’Europa.
Alla fine il 24 aprile è arrivata la buona notizia del rilascio di Gabriele Del Grande, che dopo due settimane passate in stato di fermo in Turchia ha così potuto fare ritorno in Italia.