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Forza Italia andrà all’opposizione? Al via una settimana di fuoco per il Governo
domenica 24 novembre 2013, di
Forza Italia, almeno al Senato, è già all’opposizione. Non è uno scoop in anteprima quello che vi riveliamo, ma una semplice constatazione derivante dal tormentato andamento che sta affrontando la contestatissima legge di Stabilità, che in questi giorni è finita sotto la lente d’ingrandimento dei membri della Commissione Bilancio del Senato. I senatori in quota Forza Italia, infatti, hanno assunto l’atteggiamento di un vero e proprio gruppo parlamentare dell’opposizione, astenendosi dal votare gli emendamenti. Ciò che non tutti sanno, infatti, è che l’astensione al Senato equivale a un voto contrario.
La legge di Stabilità: ci sarà voto di fiducia?
Ancora in salita, quindi, il cammino di quella che i più conoscevano come la vecchia legge Finanziaria: doveva essere approdata in Aula al Senato già da giorni, in modo che fosse approvata, per poi chiudere la partita prima dell’incandescente appuntamento del 27 novembre, quando i senatori saranno chiamati a esprimersi, a voto palese, sulla decadenza di Berlusconi. Se, da una parte, il Partito democratico sembra intenzionato a tenere il punto e a non concedere rinvii, dall’altra i tempi per la legge di Stabilità sono ormai strettissimi: salvo ulteriori ritardi, infatti, dovrebbe arrivare all’esame di Palazzo Madama lunedì pomeriggio, con il voto sulla decadenza del Cavaliere previsto già per mercoledì. Ma da più parti emerge il sospetto che il Governo possa scegliere la strada della fiducia, mettendo così al sicuro il provvedimento e, al tempo stesso, certificando che la vecchia maggioranza in suo sostegno non esiste più. Addio alle larghe intese originarie, quindi, e via libera a un Governo sostenuto solo da Pd, ciò che resta di Scelta civica e Udc, ed esuli del Nuovo centrodestra. Numeri più risicati, quindi, ma bastevoli ad assicurare la sopravvivenza dell’esecutivo Letta-Alfano.
Forza Italia e la legge di Stabilità
Che i parlamentari forzisti fossero poco propensi a votare l’ex Finanziaria era evidente già da tempo. Tuttavia, se qualcuno avesse nutrito ancora dei dubbi in merito, ieri è sceso in campo direttamente colui che si appresta, probabilmente suo malgrado, a contendere il ruolo di leader dell’opposizione a Beppe Grillo: Silvio Berlusconi. Fin dalla mattina, con la sua intervista al quotidiano Il Mattino, non ha risparmiato una vera e propria gragnuola di colpi all’esecutivo che, solo sei mesi fa, aveva caldamente appoggiato. E nel prosieguo della giornata gli animi non si sono di certo rasserenati: intervenuto a un incontro con i giovani azzurri, ha parlato apertamente di “golpe”, annunciando “reazioni”.
La manifestazione del 27 novembre
Un’escalation di dichiarazioni esplosive, che sono il preludio di quanto rischia di accadere già questo lunedì: è prevista, infatti, una riunione congiunta dei gruppi parlamentari di Forza Italia alla presenza proprio di Berlusconi, e sono in molti a scommettere che sarà un vero e proprio gabinetto di guerra. Per quanto riguarda il voto di decadenza, invece, la macchina organizzativa forzista è già all’opera: si stanno organizzando pullman da tutta Italia per una manifestazione a sostegno del Cavaliere che avrà luogo mercoledì 27 novembre alle ore 14 proprio davanti a Palazzo Grazioli.