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Forex: sterlina recupera dopo dato in linea su inflazione UK. Grande attesa per il referendum sulla Scozia
mercoledì 17 settembre 2014, di
Ieri l’inflazione nel Regno Unito è risultata in linea con le attese degli analisti finanziari, registrando ad agosto un incremento dello 0,4% su base mensile e dell’1,5% su base annua. A luglio, invece, era stato riscontrato un calo dell’indice dei prezzi al consumo a -0,4% rispetto a giugno, mentre su base tendenziale l’aumento era pari all’1,6%. In attesa della pubblicazione delle minute della Bank of England di oggi, che faranno capire maggiormente le intenzioni del board sull’indirizzo di politica monetaria da seguire nelle prossime settimane, il dibattito si sposta nuovamente sul referendum relativo all’indipendenza della Scozia, visto che ormai mancano poche ore all’esito finale.
David Cameron, premier britannico, si è appellato agli scozzesi chiedendo loro di restare nel Regno Unito e di non coltivare ulteriormente il sogno della separazione dopo ben 307 anni di appartenenza alla Gran Bretagna. Anche la Regina Elisabetta II ha invitato i votanti a esprimere il proprio giudizio considerando attentamente le conseguenze per il futuro. Non è un caso che, se dovesse passare il fronte del “sì”, Londra chiederebbe a Edimburgo di abbandonare la sterlina, provocando così forti scossoni sulla neonata economia scozzese (ma anche su quella britannica). La tensione nel Regno Unito sta salendo ogni giorno di più. A pagarne le spese è soprattutto la sterlina, che resta nel mirino dei venditori in un clima di forte volatilità.
Sul forex il tasso di cambio GBPUSD è comunque in recupero negli ultimi giorni, grazie anche agli ultimi sondaggi che vedono il fronte del “no” in vantaggio nei confronti dei nazionalisti scozzesi, che invece vogliono l’indipendenza. Una settimana fa il Cable era crollato in area 1,6050 ai minimi da novembre 2013, poi è iniziata una a graduale risalita con i prezzi approdati in area 1,63 nella seduta di ieri. Secondo alcuni esperti di forex, se dovesse passare il “sì”, la sterlina potrebbe crollare fino a 1,50 nelle prossime settimane. Intanto il cross EURGBP si muove intorno a 0,7950, dopo che una settimana fa era stato toccato un top di periodo a 0,8065. Bene il cross GBPJPY, salito in area 174,70 ai massimi da oltre due mesi.