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Forex: sterlina ok dopo minute BoE, ora si aspetta l’esito del voto sulla Scozia
giovedì 18 settembre 2014, di
Continua la fase di rimbalzo per la sterlina, che recupera ulteriormente terreno dopo la pubblicazione delle minute di ieri mattina. Sempre nella seduta di ieri sono stati pubblicati anche convincenti dati sul mercato del lavoro. Secondo quanto emerge dai verbali dell’ultimo meeting della Bank of England, il board dell’istituzione monetaria britannica ha votato a maggioranza per il mantenimento di un tasso di interesse invariato nel Regno Unito. Il livello del costo del denaro resta così fermo allo 0,5%, il più basso di sempre e mai cambiato da marzo 2009.
Dei nove membri del board soltanto due hanno votato per un aumento dei tassi sin da subito. Si tratta di Martin Weale e Ian McCafferty, che volevano un lieve ritocco verso l’alto di 25 punti base. Secondo i due “dissidenti”, stanno arrivando chiari segnali dal mercato del lavoro in Gran Bretagna che preannunciano pressioni al rialzo sui salari. Ciò dovrebbe poi tradursi in un aumento del tasso di inflazione da qui a qualche mese. La maggioranza, invece, ritiene che non ci siano ancora “prove sufficienti di potenziali pressioni inflazionistiche”.
Il board della BoE sottolinea, però, che il nuovo deciso rallentamento dell’economia dell’eurozona potrebbe avere qualche ripercussione negativa sulle capacità di crescita del Regno Unito, mentre viene dato minor peso nelle decisioni di politica monetaria alla crisi geopolitica in Ucraina e Medio Oriente. In attesa di capire l’esito del voto sull’indipendenza della Scozia, in programma domani (il fronte del “no” sarebbe in vantaggio), la BoE dovrebbe essere la prima grande banca centrale ad alzare i tassi all’inizio del 2015, ancora prima della FED.
Sul forex la sterlina prosegue la fase di recupero dai bottom di periodo di area 1,6050, in un clima di elevata volatilità proprio per l’incertezza sul referendum dell’indipendenza della Scozia. Se dovesse prevalere il fronte del “no”, il pound sarebbe destinato a rimbalzare ancora con forza, mentre l’eventuale storica vittoria dei nazionalisti potrebbe creare i presupposti per un vero e proprio tracollo della sterlina fino a 1,55 sul dollaro americano secondo gli esperti di Scotiabank.