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Forex in congestione: possibile boom del dollaro dopo i payrolls Usa

venerdì 2 ottobre 2015, di Nicola D’Antuono

Il mercato delle valute continua a mostrare un andamento laterale sui principali tassi di cambio, in particolare Euro/Dollaro e Dollaro/Yen. Un contesto simile lo si può vedere anche su cambi minori, come il “Kiwi”, e su alcune materie prime, in particolare il petrolio Wti. Ciò vuol dire che gli investitori non hanno ancora deciso in quale direzione spingere i prezzi nei prossimi mesi o forse sono soltanto in attesa di alcune indicazioni provenienti dal fronte macroeconomico. Un indizio importante sulle reali intenzione dei large traders potrebbe arrivare questo pomeriggio, a seguito della pubblicazione degli importanti dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti.

Il mese scorso il dato era risultato in chiaroscuro con i non-farm payrolls, ovvero le nuove buste paga erogate nel settore non agricolo, sotto le attese degli analisti finanziari a 173mila. Ora il mercato si aspetta un sensibile miglioramento appena sopra la soglia psicologica delle 200mila unità, in linea con l’ottimo trend di crescita economica mostrata dagli Usa nel secondo trimestre (+3,9% su base tendenziale). Il tasso di disoccupazione, sceso al 5,1% il mese scorso ai minimi dal 2008, non dovrebbe evidenziare alcuna variazione. Un dato complessivamente positivo sul lavoro negli Usa dovrebbe mettere le ali al biglietto verde e spingere un po’ tutti gli investitori a scommettere forte sul rialzo dei tassi di interesse già nella riunione di fine mese.

Tra l’altro Jeffrey Lacker, governatore della FED di Richmond, ha dichiarato che i tempi sono ormai maturi per assistere al primo incremento del costo del denaro negli Stati Uniti dal 2006, in vista anche di un miglioramento delle dinamiche occupazionali. Sul forex i trader sono pronti a lanciare a mani basse i “buy” necessari per spingere definitivamente al rialzo il dollaro americano, dopo una fase di alti e bassi che è sembrata fisiologica dopo una serie di rialzi mensili da capogiro. Il cambio Euro/Dollaro potrebbe rompere gli indugi e perforrare i supporti chiave di 1,11 prima e 1,08 per dirigersi verso i bottom annuali di 1,0460. Il cambio Dollaro/Yen, invece, potrebbe tornare in area 125.

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