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Forex: in EUR/USD il dollaro ai massimi di sessione, scende il franco svizzero

lunedì 23 febbraio 2015, di Flavia Provenzani

Il dollaro è salito ai massimi di sessione contro l’euro lunedì, mentre il franco svizzero si indebolisce su tutta la linea dopo che la Grecia ha raggiunto un accordo con i suoi creditori per estendere il piano di salvataggio di quattro mesi.

EUR/USD è sceso dello 0,72% a 1,1301 da 1,1383 venerdì.
La moneta unica ha subito nuove pressioni di vendita a causa dei timori per le condizioni previste sull’estensione del piano di salvataggio, che ha mantenuto gli investitori cauti.
Atene sta per presentare un elenco di riforme che devono essere approvate dai creditori del Paese, al fine di garantire la conferma della proroga a fine giornata.

Il tradizionale rifugio sicuro sul franco svizzero ha subito delle perdite dopo il sollievo per l’avvenuto accordo, con USD/CHF in aumento dell’1,25% a 0,9496. Anche l’euro è salito il franco svizzero, con il cambio EUR/CHF in aumento dello 0,56%, scambiato a 1,0731.

Lo yen ha subito lievi variazioni contro il dollaro, con USD/JPY a 119,12, mentre EUR/JPY è sceso dello 0,6% a 134,65.

Ad inizio giornata, il verbale della Banca del Giappone (BOJ) della riunione di gennaio ha dimostrato che tre politici hanno espresso dei dubbi che la banca centrale possa raggiungere il target sull’inflazione a causa di un rallentamento dei prezzi e la caduta del costo del petrolio.

GBP/USD è sceso dello 0,31% a 1,5346.
Il dollaro australiano e neozelandese scendono leggermente, con la coppia AUD/USD giù dello 0,61% a 0,7793 e NZD/USD in ribasso dello 0,15% a 0,7514.

Anche il dollaro canadese si mostra più debole, con USD/CAD in aumento dello 0,59% a 1,2603. Il loonie è rimasto sotto pressione dopo i dati deboli sul mercato interno delle vendite al dettaglio di venerdì scorso; dato che è stato interpretato come una possibilità di un altro taglio dei tassi da parte della BOC (Bank of Canada).

L’indice del dollaro statunitense, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei principali valute, è salito dello 0,52% a 94.90, aiutato dalla debolezza dell’euro.

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