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Forex, cambio euro-dollaro: cosa aspettarsi da dicembre?

martedì 1 dicembre 2015, di Francesco Lucchetti

Fasi cruciali per il cambio euro-dollaro, dicembre sarà sicuramente un mese molto importante per la major EUR/USD e le decisioni di BCE e FED saranno protagoniste assolute del forex: Mario Draghi da una parte e Janet Yellen dall’altra sembrano voler attuare politiche monetarie completamente differenti e questo sarà un mese chiave per scoprirlo.

Mario Draghi sarà chiamato ad esprimersi già nel prossimo giovedì 3 dicembre riguardo il programma di Quantitative Easing della BCE e sull’intenzione di passare al QE 2 (un QE più intenso e duraturo), mentre durante i giorni seguenti vedremo se la Federal Reserve prenderà la decisione di aumentare il tasso d’interesse.

Politiche monetarie diverse tra Eurozona e USA: cosa significa?

Il Quantitative Easing europeo è il programma con il quale la BCE sta immettendo liquidità nel sistema economico dell’Eurozona nel tentativo di raggiungere il target dell’inflazione al 2% e questo è un fattore che fa diminuire il valore dell’euro. Ne segue che, per gli Stati che adottano l’euro come valuta nazionale, il costo delle importazioni aumenta, ma migliorano moltissimo le esportazioni con conseguenze positive sull’occupazione, almeno in teoria.
Negli Stati Uniti, la FED ha definito maturi i tempi per procedere con il rialzo del tasso d’interesse e con una politica monetaria restrittiva: un tasso d’interesse più alto significa maggiore afflusso di capitali negli USA e quindi maggiore domanda di dollari, il che spinge al rialzo il valore del dollaro statunitense.

Euro-dollaro, la storia si ripete?

Qualora BCE e FED dessero il via in maniera decisa a quanto preannunciato, sul cambio euro-dollaro (EUR/USD) potrebbe aver inizio una nuova forte discesa, paragonabile probabilmente a quella vista tra il 2014 e il 2015. D’altro canto, è possibile che un ulteriore dilungarsi dei tempi per avviare i piani delle due banche centrali deluda gli operatori dei mercati finanziari e dia luogo ad un rimbalzo dell’euro, non mancano pareri in tal senso.
A questo proposito consiglio la lettura di “La discesa del cambio euro-dollaro non durerà a lungo, ecco perché - UBS, Diggle

Dicembre 2015, cosa aspettarsi?

La maggior parte degli operatori istituzionali non ha ancora mutato la propria prospettiva ribassista anche se il sentiment dei traders inizia a vedere con favore ad un rialzo. A decidere il prossimo trend dominante saranno le scelte che seguiranno le decisioni di BCE e FED: nel caso in cui le due banche centrali prendessero decisioni nette in linea con le attese di molti analisti, allora il cambio EUR/USD potrebbe andare ben oltre il minimo annuale a quota 1.0462 e raggiungere livelli prossimi alla parità anche entro la fine del 2015.
Va considerato al contempo che l’attenzione della FED al contesto internazionale potrebbe dilatare i tempi per un rialzo consistente del tasso d’interesse negli USA. Inoltre gli ultimi dati macroeconomici dell’Eurozona sono stati positivi e la BCE potrebbe pertanto decidere di rimandare il QE 2. Il verificarsi di queste ipotesi potrebbe avere, al contrario, un effetto rialzista sul cambio euro-dollaro che rimbalzerebbe così sulla trendline di lungo periodo: non sarebbe allora escluso rivedere la quotazione verso i livelli di 1.0824 e 1.1097.

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