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Forex: Euro/Dollaro verso l’incertezza? Analisi del sentiment

giovedì 3 gennaio 2013, di Federica Agostini

Il rally del cambio Euro/Dollaro dopo l’accordo sul fiscal cliff ha avuto vita breve e l’euro sta progressivamente perdendo terreno contro il dollaro, anche se il cambio continua ad essere piuttosto volatile. Dopo l’impennata verso 1.3299, il rally si è spento e ora il cambio Euro/Dollaro viaggia nella pericolosa zona 1.31 in cerca di supporto.

Euro/Dollaro verso l’incertezza?

Stando alla mattinata dei fondamentali macro-economici: i dati sull’occupazione in Germania e Spagna hanno riportato esiti positivi, migliori delle aspettative. Il dato della Spagna ha riportato un valore di -59.1 mila unità, contro le 50.3 mila attese. Buona anche la lettura tedesca a 3 mila unità, contro le 11 mila attese.

A questo punto della giornata, i dati attesi proverranno dagli Stati Uniti nel pomeriggio, mentre in serata saranno rese pubbliche le minute dell’ultimo meeting FOMC. (Consulta: Calendario Economico)

In questi giorni, il sentiment sul cambio Euro/Dollaro è dominato da una certa dualità che porterà presto ad una fase di incertezza, visto che le economie in questione mostrano entrambe aspetti positivi, bilanciati però da altrettanti elementi negativi.

Fiscal cliff: accordo raggiunto, ma...

Sul fiscal cliff l’accordo è stato raggiunto, gli Stati Uniti sono riusciti a schivare il precipizio che ne minacciava il futuro, ma la realtà è che questo "mini accordo" non esaurisce insieme tutti i problemi fiscali e strutturali che, invece, continuano a minare il cammino dell’economia.

Anche il famoso economista Nouriel Roubini si è espresso oggi in merito, sottolineando come l’accordo preso sul fiscal cliff non potrà colmare le lacune del "disfunzionale sistema politico statunitense" (su Forexinfo.it l’editoriale di Roubini sul FT).

Nel giro di pochi mesi, gli Stati Uniti raggiungeranno il tetto al debito e se non ci sarà un intervento diretto e meditato, il rischio sarà quello di default. Ad aggiungere pressione sugli States, anche il FMI che fa sapere: "l’accordo sul fiscal cliff non è abbastanza", per risolvere il problema reale, che sta nel lungo termine, gli Stati Uniti dovranno fare molto di più.

Economia USA: bene o male?

Le ultime pubblicazioni macro rilasciate dagli Stati Uniti forniscono un quadro piuttosto confuso. I dati sull’occupazione sono migliorati a dicembre, mentre è calata parecchio la fiducia dei consumatori. Anche i dati sull’immobiliare, con le vendite di nuovi immobili in calo e quelle pendenti in aumento. Se anche si dice che l’economia statunitense stia migliorando, d’altra parte è innegabile che queste oscillazioni rendono difficile qualsiasi tipo di previsione per il futuro del 2013.

Euro 1 - Eurozona 0?

All’inizio di questo nuovo anno, la valuta Europea gode di buona forza, ma non si può dire altrettanto delle economie della zona Euro. Il 2012 ha messo a dura prova la resistenza di molti paesi e le possibilità di Grexit non hanno fatto altro che disseminare il panico nel continente e sui mercati finanziari di tutto il mondo.

In realtà, i mercati continuano a tenere sotto controllo la situazione in Spagna ed in Grecia, ma anche in Italia e Francia, dove la situazione del debito potrebbe riservare brutte sorprese. La Germania, da sempre la forza motrice, non ha certo di questi problemi, ma lo stesso vive il rallentamento della produzione e l’aumento della disoccupazione.

Il rovescio della medaglia, in Eurozona, è che la situazione in Grecia è stata sbloccata ed è stato costruito un contesto di unione, nella forma dlla supervisione bancaria da parte della BCE, con lo scopo di minimizzare i possibili effetti di crisi future del sistema bancario.

Analisi del sentiment su Euro/Dollaro

Data questa dualità stringente dei fattori che determinano il sentiment sul cambio Euro/Dollaro è possibile che la valuta Europea, a meno di importanti sviluppi, non riesca a sostenere per molto i livelli cui viaggia ora. In questo momento gli scambi avvengono a 1.3100. Il cambio ha rotto con una lunga candela ribassista il supporto in zona 1.3130 ed ora probabilmente dovremo attendere i dati in pubblicazione dagli Stati Uniti per assistere a movimenti decisivi.

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