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Dipendente con tatuaggio nazista: Flixbus lo licenzia dopo le segnalazioni dei passeggeri
lunedì 15 luglio 2019, di
Un dipendente è stato licenziato a causa di un tatuaggio di stampo nazista. L’uomo, conducente di autobus per la compagnia Flixbus, si era tatuato sul braccio la scritta “Mein Kampf”, ben visibile dalla camicia a maniche corte della divisa.
Il licenziamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un passeggero che, ingignato dal messaggio nazista, aveva prontamente segnalato il fatto con un tweet, chiedendosi come fosse possibile che l’aziende avesse assunto un tale dipendente.
La risposta di Flixbus è stata immediata: l’azienda ha preso le distanze da ogni forma di razzismo e, per questo, l’autista è stato licenziato.
Autista Flixbus con tatuaggio nazista: l’azienda lo licenzia
La nota azienda di trasporto low-cost, Flixbus, ha licenziato un dipendente per il suo tatuaggio che inneggiava all’ideologica nazista. Si tratta, nel dettaglio, della scritta “Mein Kampf” (titolo della “Bibbia” del Nazismo di Adolf Hitler) che l’uomo aveva sul braccio, ben visibile dalla camicia a maniche corte della divisa aziendale.
I fatti sono accaduti sulla tratta Tolosa-Milano, precisamente all’altezza di Bergamo, dove un passeggero ha manifestato tutta la sua indignazione in un tweet, inoltre, ha anche postato una fotografia del braccio tatuato, foto che nel giro di poche ore è diventata virale.
La nota azienda ha replicato con un tweet di risposta in cui si giustificava del fatto, commento, tuttavia, ritenuto poco incisivo da parte di molti utenti. Così, in un tweet successivo, Flixbus si è dichiarata contraria ad ogni forma di razzismo e ogni messaggio che possa trasmettere significati offensivi e censurati dalla legge, provvedendo, di conseguenza, al licenziamento dell’uomo.
Le dichiarazioni di Flixbus
Dopo l’idiganzione del web, la compagnia francese, ha deciso di sospendere dalle proprie corse l’autista italiano con il tatuaggio incriminato. Raphael Daniel, portavoce aziendale, ha dichiarato che l’uomo “non lavoraerà più sulle nostre linee”.
Nello specifico, l’autista in questione risulta essere dipendente un’azienda italiana che lavora sotto contratto per Flixbus e ne subappalta molte corse.
Flixbus, sempre in un tweet, si è dichiarata
“orgogliosa di essere una multinazionale con un team multinazionale e autisti di tutti i settori culturali che lavorano per noi, quindi non accettiamo alcuna discriminazione di origine o religione nei confronti dei nostri clienti o dipendenti”.
Quindi il messaggio nazista è assolutamente contrario alla policy aziendale, pertanto il licenziamento è del tutto lecito.