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Finmeccanica, bilancio 2013: utile netto positivo dopo biennio in perdita

giovedì 20 marzo 2014, di Marta Panicucci

Migliora l’andamento finanziario di Finmeccanica che, dopo un biennio di perdite, torna a vedere la luce del sole. L’azienda archivia il 2013 con un utile netto positivo per 74 milioni di euro. L’Ebita invece, registra una contrazione a 949 milioni nel 2013 rispetto 1,006 miliardi nel 2012. I risultati sono stati diffusi ieri sera da Finmeccanica tramite una nota ufficiale.

"Il Free Operating Cash Flow (Focf) - scrive la società - è risultato negativo per 307 milioni di euro rispetto ai 91 milioni positivi dell’esercizio 2012, condizionato dai mancati incassi relativi alla commessa indiana di AgustaWestland, dagli esborsi relativi alla restituzione degli anticipi e dai minori incassi sulla commessa Fyra di AnsaldoBreda".

I nuovi ordini sono in crescita a 17,571 miliardi nel 2013 a fronte di 15,869 del 2012. Scende anche l’indebitamento netto: nel 2012 era di 3,382 miliardi mentre nel 2013 si attesta a 3,316 miliardi. In lieve flessione invece i ricavi che si sono fermato a 16,033 miliardi rispetto ai 16,504 del 2012. La nota aggiunge che, "pur in presenza delle difficoltà sopra ricordate, il settore Aerospazio e Difesa ha realizzato una generazione di cassa positiva".

"I risultati economici e finanziari delle azioni di risanamento vengono compromessi dall’andamento negativo dei trasporti - ascrivibile ad AnsaldoBreda - che ha pregiudicato sia la redditività che la generazione di cassa del gruppo, come anticipato nel novembre 2013", aggiunge la nota commentando che "il deconsolidamento del settore trasporti - così come definito nel Piano strategico approvato dal cda nel 2013 - appare pertanto condizione indispensabile affinché Finmeccanica possa cogliere in pieno i benefici derivanti dal rilancio del comparto Aerospazio e Difesa".

Per approfondire su Finmeccanica leggi: Finmeccanica: arrivano i cinesi. China Cnr e Insigma puntano all’acquisto di Ansaldo Sts e Breda.

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