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Facebook diventa Fakebook: 83 milioni di utenti fasulli
giovedì 2 agosto 2012, di
Per Facebook, il social network di Mark Zuckerberg che vanta più di 900 milioni di utenti iscritti, non è proprio un buon momento. Prima il crollo in Borsa (la quotazione sul Nasdaq è stata a dir poco fallimentare, e ieri ha chiuso a 20,88 dollari), poi l’accusa di Limited Run, la piattaforma online specializzata nella vendita della musica, che, attraverso un particolare software in grado di rilevare senza margini di errore l’efficacia dei propri banner, ha scoperto che l’80% dei click sarebbe stato effettuato da bot e non da utenti reali. Adesso anche un’altra accusa piove sul social network di Zuckerberg, e proviene da Dalton Caldwell, uno sviluppatore che critica Facebook dichiarando pubblicamente che l’azienda ha tentato di comprarlo, minacciandolo di distruggere il suo business. C’è un fondo di verità o è mera pubblicità per il noto sviluppatore? Si aspettano reazioni ufficiali da parte di Facebook, che mai come quest’anno è stato così duramente attaccato da più parti.
83 milioni di utenti fasulli
Intanto sono stati resi noti i numeri di Facebook, in occasione dell’ultima trimestrale: 955 milioni di utenti attivi, 543 milioni che partecipano attivamente alla gestione del proprio profilo, 102 milioni di utenti che nell’ultimo mese (giugno) sono entrati su Facebook tramite smartphone e tablet, 83 milioni di fake. Sì, avete capito bene: "fake", ovvero utenti fasulli. Vanno a rappresentare l’8,7% del totale degli utenti del social network e sono così ripartiti: un 4,8% è ricoperto da profili duplicati, un 2,4% da account erroneamente classificati e un 1,5% da spammer. E se consideriamo che la tendenza "fake" è in crescita, è allarme dalle parti di Menlo Park per quanto riguarda il business pubblicitario: le aziende, infatti, non sono nuove a recedere contratti al momento di sapere che tra gli utenti iscritti vi sono anche molti "fake"; è la quantità che fa il soldo, almeno su Facebook, e ciò getta un’ulteriore cattiva luce su un campo nel quale il social network dovrà presto svilupparsi.