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FMI e Grecia fanno paura ai mercati: Piazza Affari ancora in rosso

mercoledì 10 ottobre 2012, di Daniele Sforza

I mercati sono nervosi, e Piazza Affari non è da meno, contenendo a fatica il mezzo punto percentuale perso alla fine.

Mercati nervosi per colpa di FMI e Grecia

Pesano sulle principali Borse europee, ma anche sui mercati asiatici e su Wall Street, il rallentamento globale, il fiscal cliff e la crisi del debito nell’Eurozona. Si attendono adesso ulteriori notizie su questi fronti che potrebbero peggiorare (o raffreddare) il momento attuale.

Dagli Stati Uniti ad esempio si attendono novità sui dati finanziari di JP Morgan e Wells Fargo, mentre quelli di Alcoa sono risultati piuttosto "allarmanti". Le previsioni, tuttavia, sono caute e stimano risultati in linea alle aspettative. Note di preoccupazione, invece, sulla revisione dei target per la fine del 2012 e per il 2013.

Cattive nuove anche dal Fondo Monetario Internazionale, che ha evidenziato i problemi economici di Italia e Spagna, mentre dalla Grecia si attendono sviluppi sui nuovi tagli. L’impressione, al momento, è che la settimana finanziaria chiuderà in rosso.

Bene Impregilo ed Eni, giù le banche

L’indice Ftse Mib ha registrato un -0,41% a 15.440 punti, mentre il Ftse Italia All-Share ha chiuso a -0,29% a 16.361 euro.

Tra i titoli migliori spicca Impregilo (+3,62% a 3,32 euro), in seguito al miglioramento dell’offerta di Primav per la brasiliana Ecorodovias.

Seguono Salvatore Ferragamo (+2,42% a 16,96 euro), Ansaldo STS (+0,91% a 6,65 euro) e Lottomatica (+0,40% a 17,66 euro).

Chiude in positivo anche Eni (+1,85% a 17,58 euro)

Male i bancari, spinti dalle voci del FMI: la peggiore è stata Banca Monte Paschi di Siena (-3,83% a 0,2187), seguita da Banca Popolare di Milano (-1,99% a 0,4177 euro) e Unicredit (-1,92% a 3,37 euro).

Giù anche Mediaset (-3,29% a 1,412 euro) e Buzzi Unicem (-1,97% a 3,37 euro).

Dopo il downgrade di Moody’s, Fiat riesce a contenere le perdite e chiude poco sopra la parità, a +0,05% a 4,282 euro.

Nonostante alcune indiscrezioni su un eventuale bond da 500 milioni di euro finalizzato al finanziamento dell’acquisto dei rum giamaicani, Campari non ha registrato un particolare fermento, chiudendo comunque in positivo (+0,32% a 6,29 euro).

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