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Euro-dollaro a caccia dell’1,13: analisi e previsioni settimanali (15-19 agosto)

sabato 13 agosto 2016, di Matteo Bienna

Il cambio euro-dollaro aveva già messo in piedi un andamento rialzista durante la settimana, anche prima che arrivassero i dati tanto attesi di venerdì pomeriggio.

Le vendite al dettaglio americane e l’indice dei prezzi alla produzione per il mese di luglio hanno sopreso e deluso il mercato, portando EUR/USD all’abbattimento del muro fino a quel momento invalicato dell’1,12, anche se per poche ore.

L’ultima parte della giornata ha infatti consentito un recupero da parte della valuta americana, la cui stabilità è però ormai fortemente messa in discussione dalla salute dell’economia USA, nonostante Wall Street continui a registrare nuovi record.

La settimana di ferragosto nasce così con euro-dollaro apparentemente diretto verso quota 1,13 e con importanti market mover che potrebbero intervenire al fine di sbloccare un’andamento bloccato dal dopo Brexit.

Con un occhio sempre puntato al nostro calendario economico, vediamo ora di analizzare la situazione del cambio euro-dollaro in vista dei prossimi cinque giorni.

Cambio euro-dollaro tiene il rialzo: in direzione dell’1,13?

Il cambio euro-dollaro chiude la settimana a quota 1,115 dopo aver abbattuto l’1,12 proprio durante la seconda parte della giornata di venerdì, con la delusione arrivata dalle vendite al dettaglio americane del mese di luglio.

Proseguono quindi i dati poco incoraggianti per l’economia USA, il cui arrivo viene sempre letto come un implicito e ulteriore rinvio del rialzo dei tassi da parte della Fed, a questo punto davvero improbabile prima delle presidenziali di novembre.

La settimana porta quindi ad un consistente rialzo la quotazione di euro-dollaro, sebbene non riesca a farla uscire dal range di prezzo all’interno del quale gravita dal post Brexit, come osservabile dal seguente grafico settimanale:

Dopo l’abbattimento della trendline evidenziata in rosso EUR/USD non è riuscito a intraprendere con decisione un trend ribassista, fermandosi più volte sul supporto a 1,097 e tornando quindi ad oscillare tra l’1,11 e l’1,12.

Il periodo di consolidamento tra le medie mobili a 20 e a 60 periodi continua, con la prima che si è eretta a livello di resistenza nelle ultime due settimane, mentre quella a 60, coincidente con quota 1,11, sostiene i ribassi impedendo il crollo.

È proprio osservando queste due medie mobili che si può notare come il periodo estivo sia finora stato piuttosto piatto: sia la media mobile a 20 che quella a 60 periodi sono infatti stabili e orizzontali, avendo perso ogni inerzia di breve termine.

La stabilità potrebbe tuttavia giungere presto ad un epilogo se si osserva il seguente grafico giornaliero, dove l’andamento della media mobile a 20 periodi sembra indirizzato verso un recupero:

La media mobile a 100 periodi e la trendline evidenziata in rosso lavorano per impedire un rialzo di EUR/USD ma lo sprint avuto venerdì ha portato alla violazione di entrambi questi livelli e soprattuto la media mobile a 20 periodi, in questo caso, sembra fornire il sostegno necessario per una ripresa del movimento abbandonato durante l’ultima sessione.

I target al rialzo sarebbero subito i due livelli di resistenza mobili, prima dell’1,12, seguiti da 1,124 e infine dall’obiettivo principale che rimane l’1,13.

Il MACD si è mantenuto positivo e rimane in crescita ma la prossima settimana porta con sé market mover tutt’altro che prevedibili.

I verbali di Fed e BCE sono attesi dal mercato rispettivamente per le giornate di mercoledì e giovedì, con il loro contenuto che potrebbe alterare la percezione degli operatori nei confronti dello stato delle due economie.

Previste inoltre le inflazioni per entrambe le aree, martedì (stabile) quella americana e giovedì (in calo) quella dell’Eurozona.

Dati sul settore edilizio USA martedì e il consueto indice di produzione della Fed di Philadelfia venerdì, entrambi previsti positivi, completano il quadro di una settimana priva di fuochi di artificio ma perfettamente in grado di guidare l’andamento di euro-dollaro, ora nuovamente impegnato in un tentativo di rialzo.

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