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Euro-Dollaro: torna l’avversione al rischio dopo Doha. Possibile ritorno a quota 1,1345$
lunedì 18 aprile 2016, di
Il fallimento delle trattative di Doha ha deluso le aspettative degli operatori che si sta riversando sul forex e il mercato delle commodity. Il Dollaro sta perdendo forza contro le monete rifugio come lo Yen mentre l’Euro-Dollaro al momento risulta di poco superiore alla parità. Oggi non sono previsti in uscita market mover di rilievo, il che concentrerà il focus di investitori e operatori sull’andamento dei mercati azionari e delle commodity.
Intanto, si avvicina la riunione della BCE che si terrà il 21 aprile (giovedì) dalla quale non dovrebbero emergere particolari novità. Tuttavia, è possibile che il board della banca centrale europea e il presidente Mario Draghi useranno toni “dovish” offrendo un outlook sul futuro, vista l’incertezza ritornata sul petrolio e materie prime, ribadendo che la BCE ha ancora potenza di fuoco a disposizione.
Euro-Dollaro: Doha delude, acquisti su valute rifugio
Euro-Dollaro leggermente positivo in attesa dell’apertura delle Borse europee. Il cross al momento scambia poco sopra la parità a quota 1,1284$, corrispondente ad un rialzo del +0,02%. Ieri si è tenuto l’importante meeting di Doha tra produttori di petrolio Opec e non-Opec che pare abbia deluso le aspettative.
Ci si aspettava infatti quanto meno un accordo sul congelamento della produzione che, seppur inutile, avrebbe dato un segnale di unione di intenti tra i partecipanti all’incontro. Invece, i dissidi tra Arabia Saudita e Iran hanno prevalso al tavolo delle trattative facendo così sfumare un accordo che adesso potrebbe slittare minimo al mese di giugno.
La delusione degli operatori si sta riversando sui mercati con il WTI in calo di quasi il 5% ed il Brent in flessione del 4,85%. Sul forex il Dollaro USA sta prendendo forse contro buona parte delle valute (come Dollaro canadese, australiano e neozelandese) mentre perde terreno contro le monete rifugio (Yen su tutti ed Euro).
L’assenza di market mover nella sessione odierna spingerà gli operatori a proiettare il focus sull’andamento dei mercati azionari (previsti in ribasso in apertura) e a guardare l’evoluzione del mercato delle commodities.
Euro-Dollaro: settimana povera di market mover, focus su trimestrali USA e BCE
Gli esperti di Intesa San Paolo fanno notare come questa settimana non prevede l’uscita di dati macro di rilievo dagli Stati Uniti mentre per quel che riguarda l’Eurozona l’attenzione sarà posta sulla riunione di giovedi della BCE e sull’indice Zew.
Gli analisti della banca torinese spiegano che dalla riunione dell’istituto centrale europeo non sono attese novità visto quanto fatto nell’ultima riunione di marzo. Tuttavia, un forte calo del petrolio potrebbe portare il board della BCE a ridiscutere eventuali misure future per arginare il fenomeno deflativo (già presente) che rischia di accentuarsi nuovamente con un sell-off sulle materie prime.
In America invece ci si concentrerà sulle trimestrali delle società statunitensi dato l’avvio della stagione durante la scorsa settimana. Fino ad ora i dati delle aziende non sono stati particolarmente convincenti (ricordiamo che le stime degli analisti sono ai minimi di 7 anni) anche se finora non hanno deluso le attese.
Gli esperti di IG sottolineano che questa settimana sarà il turno dei colossi industriali e del comparto tecnologico a pubblicare i dati che, se migliori delle attese, potrebbero allentare i timori di recessione sull’economia USA.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
Il quadro grafico del cambio Euro-Dollaro permane rialzista di fondo. Le medie mobili sono incrociate ancora positivamente con la media a 60 periodi che si sta muovendo in direzione di quella a 21 periodi. Il cross attualmente si trova su un livello di resistenza psicologico offerto dalla media mobile di breve in area 1,1306$ che, in caso di rottura, proietterebbe il cambio verso la zona di resistenza delineata dalla linea gialla a quota 1,134$.
Il RSI si muove poco sopra l’area di neutralità puntando leggermente verso la zona di ipercomprato. L’ADX nonostante il calo segnala ancora forza nel trend attuale che al momento è ancora rialzista secondo l’indicatore. Tuttavia, la perdita di forza dell’ADX lascia pensare che per adesso sia solo una fase di indecisione del cross.
Comunque, nel caso il cambio non riuscisse a rompere la resistenza della media mobile di breve, l’obiettivo a ribasso rimane la media mobile a 60 periodi intorno a quota 1,1146$. Attualmente non sembra sussistere un calo verso questo livello, molto dipenderà dal sentiment degli operatori nell’arco della giornata.
