Home > Altro > Archivio > Euro-Dollaro stabile intorno a 1,1$. Focus su inflazione UE e ordini di beni (…)
Euro-Dollaro stabile intorno a 1,1$. Focus su inflazione UE e ordini di beni durevoli USA
giovedì 25 febbraio 2016, di
Il cambio Euro-Dollaro scambia in territorio positivo prima dell’apertura delle Borse europee. Il cross sta contrattando in verde del +0,15% a quota 1,1025$, continuando così la fase di consolidamento intorno al livello di 1,1$. Nella giornata di ieri il cambio era sceso in attesa dei dati macro USA, salvo poi risalire una volta pubblicati questi ultimi.
Quest’oggi sarà una giornata molto importante vista l’uscita dell’inflazione dell’Eurozona e di alcuni market mover di rilievo statunitensi. E’ possibile che, se l’inflazione europea dovesse rivelarsi sotto le attese, ci sia una nuova discesa del cambio Euro-Dollaro poiché in questo caso le aspettative su una manovra della BCE a marzo verrebbe definitivamente data per scontata.
Attenzione infine sempre all’andamento del petrolio che comunque continua ad influenzare l’andamento del cambio tra moneta unica e Dollaro americano.
Euro-Dollaro: ieri acquisti sull’Euro dopo deboli dati USA
L’Euro-Dollaro si muove a rialzo prima dell’apertura delle Borse europee. Il cross continua la fase di consolidamento avviata intorno al livello di 1,1$ in attesa dell’uscita di alcuni importanti market mover riguardanti sia la zona Euro che gli States.
Nella seduta di ieri, i dati macro USA relativi al settore immobiliare e al PMI preliminare dei servizi hanno dato una spinta rialzista all’Euro vista la preoccupazione degli investitori sullo stato di salute dell’economia americana.
A preoccupare ulteriormente è stato l’andamento del petrolio che è tornato a scendere dopo le dichiarazioni del ministro dell’Arabia Saudita e di quello iraniano che hanno allontanato l’ipotesi di un possibile taglio della produzione.
Tuttavia, nella serata di ieri durante le contrattazioni di Wall Street, il petrolio ha girato positivo visto che le scorte di prodotti petroliferi raffinati sono risultate molto meno di quanto stimato (nonostante le scorte di crude Oil fossero invece al di sopra delle attese).
Al di là del petrolio, come detto in precedenza per oggi sono previsti market mover importanti sia per l’Euro che per il Dollaro.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, giovedì 25 febbraio
Poco fa è stato reso noto il rapporto Gfk sul clima dei consumatori tedeschi, risultato poco al di sopra del consenso e del dato precedente. Comunque, per quel che riguarda la zona Euro, i market mover di oggi sono i seguenti:
- PIL della Spagna ore 9:00
- Inflazione Eurozona ore 11:00
Nel pomeriggio invece, verranno pubblicati alcuni dati americani come segue:
- Principali ordinativi di beni durevoli (gennaio) ore 14:30
- Ordinativi di beni durevoli (gennaio) ore 14:30
- Richieste iniziali e continue di disoccupazione ore 14:30
Inoltre, parleranno i membri del FOMC Lockart e Williams. Ieri il governatore della Fed di Richmond, Jeffrey Lacker, ha lasciato una porta aperta per nuovi rialzi dei tassi visto che, a suo parere, per ora non ci sono particolari segnali di preoccupazione per l’economia americana.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
Il cambio Euro-Dollaro presenta ancora una configurazione a rialzo nel breve termine. La media mobile a 21 periodi si trova al di sopra di quella a 200 e a 60 mentre quest’ultima rimane ancora al di sotto di quella a lungo termine. Tale configurazione suggerisce un rialzo nel breve termine.
Gli indicatori tecnici sono contrastati. Il RSI si sta muovendo dal basso in direzione del valore di neutralità (pari a 50), mentre il MFI sta cercando di fuoriuscire dalla fase di ipervenduto. Il cross ieri ha sbattuto sulla media mobile a 60 periodi che al momento funge da principale supporto psicologico e, dopo il test di ieri, sembra ancora reggere.
Attualmente, con tale configurazione si può pensare che il cross rimanga fermo, con andatura rialzista, in attesa dei market mover di oggi. Se l’inflazione europea dovesse essere inferiore alle attese, è probabile che il cambio ritenti un test della media mobile a 60 periodi a quota 1,0968$.
Molto dipenderà anche dai dati macro USA perché, se anch’essi inferiori alle attese, potrebbero invece spingere gli acquisti sull’Euro visto più come moneta rifugio del Dollaro e si potrebbe assistere ad un test della media mobile a 200 periodi a quota 1,1048$.
