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Euro-Dollaro: mercato guarda a dati USA, BCE rimarrà ferma. Target resta $1,1155
venerdì 20 maggio 2016, di
Il cambio Euro-Dollaro nella sessione di ieri ha rotto il valore soglia di $1,12 salvo poi tornarvi a scambiare al di sopra. Questa mattina il cross, in attesa delle Borse europee, scambia in positivo per un +0,07% a quota $1,121, prendendo così fiato nella lunga corsa al ribasso che ormai dura da diverse sedute.
Il mercato adesso sta iniziando a prezzare maggiormente le probabili strette monetarie della Federal Reserve dopo le minute del FOMC di qualche giorno fa. Ora gli investitori guarderanno con molta attenzione i dati macro USA, dato che saranno il driver per il prossimo rialzo dei tassi di interesse dell’istituto centrale statunitense.
La BCE nel frattempo ha difeso le politiche adottate in questi mesi ma non sembra che sia in procinto di fare qualcosa. Il board della Banca Centrale Europea si è difeso dalle critiche e ha comunicato di voler fare il possibile per far credere ai mercati che le politiche monetarie stanno funzionando. Infine, nella seduta odierna sono previsti in uscita alcuni market mover per lo più americani ai quali gli operatori guarderanno con molta attenzione.
Euro-Dollaro: mercato sorpreso dal tono da falco della Fed
Il cambio Euro-Dollaro dopo essere sceso al di sotto di quota $1,12 nella giornata di ieri torna a scambiarvi al di sopra. Al momento il cross segna un progresso del +0,07% a quota $1,121, prendendo respiro dopo la lunga discesa che dura ormai da giorni. Le minute del FOMC hanno sorpreso gli operatori del mercato che non si aspettavano un tono da falco del board della Federal Reserve.
Gli analisti di Nordea hanno detto di essere rimasti sorpresi da quanto emerso dai verbali della riunione di aprile del braccio finanziario della Fed e hanno dichiarato di aver alzato le loro aspettative riguardo a possibili futuri rialzi dei tassi di interesse.
Il mercato quindi sta iniziando a dare credito ad una possibile stretta monetaria, che la Fed ha indicato nel mese di giugno, e guarderà con molta attenzione ai dati macro USA poiché saranno il driver delle prossime scelte della Fed.
Euro-Dollaro: dati USA di ieri in chiaroscuro
Dai dati pubblicati ieri negli USA in realtà non sembra esserci spazio per una mossa a giugno. Le richieste di sussidio di disoccupazione iniziali sono risultate oltre il consenso anche se minori del dato precedente mentre quelle continue non hanno deluso le attese anche se il dato precedente è stato rivisto in rialzo.
L’indice di produzione della Fed di Filadelfia è risultato negativo, deludendo così le previsioni e il dato precedente.
Euro-Dollaro: BCE non farà niente per il momento
Per quel che riguarda la BCE invece, il board dell’istituto europeo si è limitato a difendere le politiche monetarie dalle critiche piovute in queste settimane.
Nei verbali della riunione di aprile il board ha discusso su possibili implementazioni della politica monetaria anche se al momento non reputa che possano esserci modifiche nel breve periodo.
L’Euro-Dollaro quindi si muoverà principalmente in funzione dei dati USA poiché la Fed è tornata ad essere il vero market mover del cambio.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, venerdì 20 maggio
Oggi gli operatori potranno avere altri indizi su un un rialzo dei tassi USA a giugno. Per la seduta corrente sono previsti in pubblicazione alcuni dati di rilievo dagli States mentre in Europa verranno pubblicati dati minori.
Poco fa in Germania sono state rese note le proiezioni sull’indice dei prezzi di produzione di aprile che sia su base mensile che annuale non hanno centrato le previsioni. Gli altri dati in uscita oggi in UE sono i seguenti:
- saldo delle partite correnti (marzo) ore 10:00;
- conto corrente non destagionalizzato (marzo) ore 10:00;
- flusso netto degli investimenti (marzo) ore 10:00.
Negli Stati Uniti invece verranno resi noti i seguenti market mover:
- vendite di abitazioni esistenti (aprile) ore 16:00;
- vendita di case esistenti m/m (aprile) ore 16:00;
- impianti di trivellazione Baker Hughes ore 19:05.
È quindi probabile che non vi siano grossi movimenti del cambio almeno fino alla pubblicazione dei dati macro statunitensi.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
Sul fronte grafico invece, la situazione sembra che stia andando via via deteriorandosi. La media di breve periodo si sta incurvando sempre più dirigendosi verso quella di medio termine, lanciando così un primo segnale negativo.
La perdita dei supporti psicologici offerti dalle due medie è un altro segnale che il cross stia prendendo pieghe sempre più ribassiste, con un target di breve periodo di $1,1155, corrispondente al livello statico evidenziato in giallo.
Gli indicatori tecnici permangono deboli. Il RSI si muove poco al di sopra dell’area di ipervenduto mentre l’ADX segnala una ripresa di forza del trend negativo.
La configurazione grafica quindi al momento lascia invariato il target segnalato ieri dell’area di $1,1155. Non è da escludere tuttavia che se i dati USA si rivelassero deludenti, si possa assistere ad un pullback sulla media mobile di medio termine vista in area $1,1262.
