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Euro-Dollaro: focus sul PIL USA. Possibile il ritorno sopra 1,11$

venerdì 26 febbraio 2016, di Livio Spadaro

L’Euro-Dollaro sembra aver fermato la corsa al ribasso. Questa mattina, prima dell’apertura delle Borse europee il cross viaggia in positivo del +0,27% a quota 1,0539$. Il cross ieri sembra aver trovato un punto di equilibrio da cui cercare di ripartire al rialzo.

I market mover di ieri hanno mostrato un buon andamento degli ordini di beni durevoli negli USA nel mese di gennaio mentre l’inflazione dell’Eurozona si è mostrata tutto sommato in linea con le attese.

Anche oggi sarà una giornata ricca di dati macro, provenienti per lo più dagli Stati Uniti e che daranno nuove indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana. Un occhio di riguardo va sempre tenuto sul petrolio, che si sta dimostrando sempre più volatile, e da eventuali notizie provenienti dal G20 di Shanghai.

Euro-Dollaro in rialzo prima dell’apertura delle Borse europee

Il cambio Euro-Dollaro si muove a rialzo prima dell’apertura dei mercati europei. Il cross è riuscito a riagguantare l’area di 1,05$, allontanandosi così dai minimi di questo mese a quota 1,0957$. L’andamento di ieri dell’Euro-Dollaro è stato influenzato dai market mover usciti relativi all’Eurozona e agli Stati Uniti.

L’inflazione della zona Euro si è rivelata in linea con il consenso, senza scalfire così le aspettative del mercato su un nuovo intervento della BCE a marzo. Buoni invece i dati provenienti dagli Stati Uniti che hanno mostrato un aumento oltre le attese degli ordini di beni durevoli nel mese di gennaio, allentando così i timori di recessione che aleggiano sull’economia statunitense.

Euro-Dollaro: i market mover di oggi, venerdì 26 febbraio

Oggi anche sarà una giornata caratterizzata da market mover rilevanti che riguarderanno principalmente gli States. In Europa, gli unici dati di oggi sono riferiti a Germania e Francia. Alle ore 9:00 verrà reso noto il dato trimestrale del PIL francese e la spesa dei consumatori.

In Germania alle 14:00 verrà resa nota la proiezione sull’inflazione preliminare mensile relativa al mese di febbraio. Per l’Eurozona invece sono attesi i dati su fiducia dei consumatori e sentiment del settore industriale e dei servizi che usciranno alle ore 11:00.

Più importanti i market mover che riguardano gli Stati Uniti. Da oltreoceano infatti arriveranno i seguenti dati:

  • PIL trimestrale preliminare ore 14:30,
  • Indice dei prezzi delle spese personali principali (gennaio) e dei consumi (annuale) ore 14:30,
  • Spese personali (gennaio) ore 14:30,
  • Indice di fiducia del Michigan (febbraio) ore 16:00.

Euro-Dollaro: possibili novità dal G20 di Shanghai

Oltre ai dati macroeconomici, oggi avrà inizio il vertice del G20 che verrà coinvolti i ministri dell’economia e i banchieri centrali di diverse importanti nazioni.

Dal vertice che si sta tenendo a Shanghai potrebbero emergere accordi a sostegno della crescita economica globale e il tentativo di cooperazione tra banche centrali per evitare guerre valutarie volte a svalutare le varie divise per cercare di aumentare la competitività dei Paesi.

Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo

L’Euro-Dollaro come detto in precedenza si sta muovendo a rialzo, trovandosi adesso sulla resistenza di breve periodo posta dalla linea orizzontale di colore giallo. Le medie mobili tengono la configurazione a rialzo mostrata in questi giorni, in particolar modo quella di breve periodo che ormai si muove stabilmente al di sopra di quella a 200 periodi. Il cross pochi giorni fa ha sbattuto sulla media mobile a 60 periodi, che rappresentava il supporto principale dopo la rottura della media a 200 giorni.

Adesso il cambio ha rotto a rialzo la media mobile di lungo e si trova a testare l’area della resistenza statica. In caso di rottura di questo livello, il primo obiettivo è quello posto dalla media mobile di breve a quota 1,1107$.

Gli indicatori tecnici suggeriscono un movimento di scarico delle vendite. Il RSI si muove verso il valore neutro di 50 mentre il MFI sta uscendo dall’area di ipervenduto. E’ possibile quindi che il test della resistenza orizzontale abbia buon fine, proiettando così il cambio oltre 1,11$.

Viceversa, nel caso il test della resistenza fallisse, è probabile che il cambio tenda a riappoggiarsi sulla media a 60 periodi in area 1,0971$.

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