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Euro-Dollaro: focus su inflazione preliminare e PIL UE, nel mirino quota $1,1445?

venerdì 29 aprile 2016, di Livio Spadaro

Non si arresta la corsa al rialzo del cambio Euro-Dollaro. Il cross avanza per la quinta seduta consecutiva portandosi a quota $1,1391, poco sotto quindi la soglia di $1,14. A spingere gli acquisti sul cambio sono state le decisioni della Federal Reserve e i toni “dovish” della stessa utilizzati nel comunicato post-riunione.

Inoltre, i dati macro di ieri hanno dato buone indicazioni su alcuni Paesi dell’Eurozona mentre continuano ad essere a luci e ombre per gli Stati Uniti. Se da un lato infatti le richieste di disoccupazione USA continuano a migliorare, dall’altro lato il PIL trimestrale preliminare ha deluso le aspettative peraltro non già elevatissime.

Anche le decisioni di politica monetaria della Bank of Japan stanno riflettendosi sul cambio Euro-Dollaro. Il mancato allentamento monetario atteso dal mercato non è arrivato, spingendo così lo Yen a rialzo e mettendo in difficoltà il Dollaro USA e i listini americani. Di riflesso quindi, gli acquisti sull’Euro sono stati più consistenti vista l’aumentata avversione al rischio degli investitori.

Euro-Dollaro: prosegue la corsa al rialzo con "effetto Fed"

Il cambio Euro-Dollaro continua a scambiare in territorio positivo per la quinta seduta di seguito. Il cross questa mattina in attesa delle Borse europee si muove in rialzo del +0,33%, pari ad una quotazione di $1,1388.

A sospingere gli acquisti sull’Euro sono diversi fattori. Il primo è l’effetto Federal Reserve visti i toni dovish utilizzati dal board dell’istituto centrale nel comunicato post-riunione.

Gli analisti infatti sembrano essere confusi da quanto dichiarato dal FOMC. Gli esperti di Unicredit e Intesa vedono possibili rialzi dei tassi a giugno mentre altri come quelli di Bnp Paribas e TD Securities credono che la Fed rimarrà ferma almeno fino a settembre.

Euro-Dollaro: aumentata avversione al rischio dopo le decisioni della BoJ

Il secondo motivo è la ritornata avversione al rischio dopo le decisoni di politica monetaria della Bank of Japan. La banca centrale nipponica ha deciso di non intervenire questa volta, lasciando immutate le attuali politiche monetaria.

Questa decisione non era attesa dal mercato, e lo Yen si è rivalutato parecchio contro il Dollaro USA, spingendo il Nikkei in forte ribasso così come gli indici americani.

Euro-Dollaro: da Stati Uniti dati macro a luci e ombre

L’ultima motivazione invece riguarda i dati macro di Eurozona e Stati Uniti. I market mover sulla zona Euro continuano ad essere migliori di quelli degli Stati Uniti visto che questi ultimi lanciano segnali contrastanti.

Ieri le richieste di sussidi di disoccupazione negli States hanno ancora una volta battuto le attese mentre il PIL trimestrale preliminare è risultato al di sotto di esse pur essendo conservative.

Euro-Dollaro: i market mover di oggi, venerdì 29 aprile

Oggi verranno pubblicati alcuni market mover di rilievo sia nell’Eurozona che negli USA. Poco fa sono state rese note le proiezioni sulle vendite al dettaglio di marzo della Germania che hanno deluso le attese, mostrando su base mensile un calo del -1,1% contro un consenso di +0,3 punti percentuali.

Durante l’arco della seduta odierna per l’Europa si avranno i seguenti dati:

  • inflazione preliminare Francia (aprile) ore 08:45;
  • inflazione preliminare Eurozona (aprile) ore 11:00;
  • PIL trimestrale Eurozona ore 11:00.

Dagli States invece sono attesi in uscita:

  • indice dei prezzi delle spese personali principali (marzo) ore 14:30;
  • indice del costo del lavoro trimestrale ore 14:30;
  • spese personali (marzo) ore 14:30;
  • indice di fiducia del Michigan (aprile) ore 16:00;
  • indice PMI composito di Chicago (aprile) ore 15:45.

Euro-Dollaro: analisi tecnica su base daily

Il quadro grafico del cambio Euro-Dollaro rimane sempre positivo. Le medie mobili sono incrociate tutte a rialzo, dando spunti per ulteriori allunghi nelle prossime sedute. Il cross ha rotto ieri la zona di resistenza offerta dalla media mobile di breve periodo, trovandosi adesso a testare i massimi del 19 aprile.

Il RSI segnala una fase positiva vista la direzione intrapresa dall’indicatore verso l’area di ipercomprato. L’ADX invece sembra segnalare una ripresa della forza del trend rialzista con il +DM incrociato al di sopra del -DM. L’ADX sta su valori intorno a 27 muovendosi verso l’alto, suggerendo così una maggiore forza del trend in atto.

Se il test dell’attuale area dovesse andare a buon fine, il cambio sembra intenzionato ad andare verso la parte alta delle bande di Bollinger a quota $1,1445. Attualmente, i segnali grafici sembrano indicare tale ipotesi mentre non sembrano esserci motivi al momento per un ribasso. Un eventuale storno si potrebbe avere per qualche presa di profitto, portando al test della media mobile di breve periodo a quota $1,1336.

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