Euro/Dollaro: ecco cosa potrebbe accadere dopo i Non Farm payrolls USA di oggi

Oggi pomeriggio è in programma la pubblicazione di uno dei dati macroeconomici americani più seguiti dagli investitori di tutto il mondo, in quanto in grado di indirizzare le scelte di politica monetaria della FED.
Si tratta del report sull’occupazione negli Stati Uniti, come sempre pubblicato il primo venerdì di ogni mese sul Calendario Economico. Due sono i dati più importanti:

• i non-farm payrolls, ovvero le nuove buste paga erogate nel settore non agricolo (in pratica ci dice quanti posti di lavoro sono stati creati, ndr);
• il tasso di disoccupazione.

Oggi gli investitori si aspettano un dato complessivamente molto positivo relativo al mese di ottobre, in quanto la Federal Reserve ha dichiarato di recente che l’economia a stelle e strisce va bene e che quindi il costo del denaro potrebbe essere alzato nella prossima riunione di dicembre. Le attese del mercato sono per un miglioramento dei non-farm payrolls a 179mila unità dalle 142mila del mese scorso, mentre il tasso di disoccupazione viene stimato ancora in calo al 5% dal 5,1%.

Il dato avrà sicuramente un impatto notevole sul sentiment degli investitori e sulla volatilità del mercato nel breve periodo.

Cambio euro-dollaro: ecco cosa potrebbe accadere dopo i Non-Farm payrolls

Il cambio Euro/Dollaro sarà uno degli asset più influenzati dal report sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. La quotazione è in discesa da giorni, tanto che ieri è stato aggiornato il minimo più basso da oltre tre mesi poco sopra 1,0830. Dai top di metà ottobre di area 1,15 è già avvenuto un calo del 6% e ora i prezzi hanno raggiunto una fondamentale area di supporto posta tra 1,0850 e 1,08.

Un dato sul lavoro Usa molto positivo avrebbe quasi certamente l’effetto di spingere il cambio EUR/USD sotto 1,08, con la possibilità di rivedere i minimi annuali di area 1,0460 in tempi molto stretti.

Tuttavia, se i non-farm payrolls dovessero deludere le attese, la quotazione potrebbe registrare un rimbalzo importante, anche fin sopra 1,10 in poche ore dalla pubblicazione del dato. I trader da tempo short sul cambio, in vista di un crollo verso la parità, sarebbero costretti a ricoprirsi per evitare grosse perdite alimentando ulteriormente il rimbalzo.