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Euro-Dollaro e Non-Farm payrolls: 5 possibili scenari
venerdì 4 marzo 2016, di
La seduta odierna dell’Euro-Dollaro sarà caratterizzata dall’attesa per i non-farm payrolls (NFP) e per il tasso di disoccupazione USA in uscita questo pomeriggio. Il cross, prima dell’apertura delle Borse europee, segna un ribasso dello 0,14% dopo il forte rialzo di ieri generato dai dati pubblicati su Eurozona e Stati Uniti, bloccando così la discesa che ormai durava da tempo.
Non è detto che NFP in linea con le attese spingano gli acquisti sul Dollaro vista la composizione mista dell’occupazione degli USA emersa nei dati usciti negli ultimi giorni. Nel dettaglio cercheremo di vedere tutti i possibili scenari che possono spingere a rialzo o a ribasso il cambio Euro-Dollaro.
Euro-Dollaro: le aspettative di Goldman Sachs sui NFP
L’Euro-Dollaro scambia in territorio negativo nelle prime battute della mattinata. Il cross segna al momento un ribasso del -0,14% a quota 1,0946$ in attesa dei dati sui non-farm payrolls (NFP) e il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti.
Le aspettative sui non-farm payrolls di febbraio vedono un rialzo dal dato precedente fermo a 151.000 unità. Il consenso generale si aspetta un balzo a 190.000 buste paga, così come Goldman Sachs che si attende addirittura un aumento a 195.000 unità.
La banca d’affari americana in un report pubblicato ieri ha spiegato che la situazione dell’occupazione in America è mista.
La componente occupazionale del settore non manifatturiero ha toccato i minimi di 2 anni mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono migliorate così come la componente dell’occupazione nel settore manifatturiero.
Nel complesso la banca d’affari si aspetta che il tasso di disoccupazione del mese scorso rimanga invariato al 4,9% mentre il salario medio orario dovrebbe crescere del solo 0,1%.
Euro-Dollaro: i 5 scenari dopo l’uscita dei NFP
Il mercato ormai si attende che nella riunione di marzo non venga deciso niente da parte della Federal Reserve ma l’aumentato sentiment nei confronti dell’economia USA, generato dai buoni dati del mese scorso, ha incrementato la probabilità di un rialzo dei tassi nell’arco dell’anno.
Si aprono così 5 scenari nella seduta di scambi odierna del cambio Euro-Dollaro:
- NFP in linea con le attese: nel caso in cui i NFP risultassero pari a 191-199.000 è possibile che l’Euro-Dollaro salga pur senza rompere eventuali resistenze;
- NFP oltre le attese: se i NFP risultassero pari a un range tra 200-205.000 unità, il cross potrebbe scendere sotto il livello di supporto;
- NFP ben oltre le attese: se i NFP risultassero pari a oltre 205.000 unità, il cambio Euro-Dollaro potrebbe rompere 2-3 livelli di brevissimo periodo;
- NFP sotto le attese: con gli NFP pari a 185-190.000 unità, il cambio potrebbe salire oltre la resistenza di breve periodo;
- NFP molto al di sotto delle attese: in questo caso, una lettura al di sotto di 185.000 unità spingerebbe cross a rompere 2-3 livelli di resistenza di brevissimo periodo.
Euro-Dollaro: gli altri market mover di oggi, venerdì 4 marzo
Oltre ai NFP sono attesi anche altri market mover, sempre statunitensi, in uscita alle 14:30 insieme proprio alle buste paga del settore non-agricolo:
- Bilancia commerciale (consenso -44$ mld);
- Salario orario medio (0,2%);
- Tasso di partecipazione;
- Tasso di disoccupazione (4,9%);
- Libri paga non agricoli privati (185.000).
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
L’Euro-Dollaro, come detto in precedenza, si muove a ribasso in attesa dei NFP e degli altri dati macro USA. Attualmente il cambio si trova poco sotto la resistenza posta dalla media mobile a 60 periodi, oltre la quale è presente la resistenza statica di colore blu a quota 1,09884$ e subito dopo quella della media mobile a 200 periodi a 1,1048$.
Il primo livello di supporto invece è quello evidenziato in colore giallo poco al di sopra del livello di 1,08$ mentre il secondo livello è quello in colore viola a quota 1,0714$.
Il quadro di breve periodo sta prendendo tendenze ribassiste con la media mobile a 21 periodi che si sta inarcando per dirigersi verso la media di lungo a 200 periodi. Gli indicatori tecnici permangono ancora deboli con il RSI che si muove poco al di sopra dell’area di ipervenduto e il MFI che si trova in quest’area anche se sembra in procinto di allontanarla.
Attualmente sembra che il cambio voglia procedere la sua corsa al ribasso, molto dipenderà dai dati di questo pomeriggio e soprattutto dai NFP.
