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Euro-Dollaro vola: NFP e dati sul lavoro USA deludono, addio rialzo tassi a giugno?
venerdì 6 maggio 2016, di
Il cambio Euro-Dollaro è schizzato a rialzo in scia della pubblicazione dei market mover USA sul mercato del lavoro. Oggi l’attesa era tutta proiettata sui non-farm payrolls, sui salari medi, sul tasso di disoccupazione e sul tasso di partecipazione della forza lavoro negli States.
I dati usciti poco hanno confermato le deboli proiezioni sull’economia statunitense, visto che i NFP, i salari orari medi ed il tasso di disoccupazione non hanno mostrato segnali di ripresa come prevedevano le attese.
Le proiezioni sull’occupazione non-agricola ADP uscite due giorni fa, avevano lasciato pensare che i NFP questa volta avrebbero potuto deludere le attese soprattutto vista la situazione per intero dell’economia americana che sembra proprio aver subito un rallentamento durante il primo trimestre del 2016.
Euro-Dollaro schizza a rialzo dopo deludenti dati USA
Il cambio Euro-Dollaro ha scambiato per buona parte della sessione odierna in cauto rialzo, scontando così l’attesa per i non-farm payrolls e i dati sul mercato del lavoro negli USA. Dopo la pubblicazione dei dati USA, l’Euro-Dollaro è volato sul massimo intraday a quota $1,1477 salvo poi stornare sui valori attuali pari a $1,1441.
I dati americani hanno mostrato una contrazione del mercato lavorativo, con i non-farm payrolls risultati in deciso calo rispetto alle attese e le retribuzioni orarie medie in linea con il consenso del +0,3% ma con un dato precedente rivisto a ribasso al +0,2%
Non ci si aspettava in generale dati del genere anche se gli ultimi dati macro degli States non sono stati proprio rassicuranti, visto il rallentamento del PIL trimestrale, delle vendite al dettaglio, del PMI manifatturiero e della vendita di abitazioni. Tutti sintomi, insomma, che l’economia americana nel primo trimestre 2016 ha fatto molta fatica a trovare la strada della ripresa.
Euro-Dollaro: NFP deludono
Anche il mercato del lavoro non sembra essere stato esente da questo rallentamento. Le proiezioni di due giorni fa sull’occupazione non agricola ADP hanno mostrato un calo oltre le attese del numero di buste paga nel settore privato statunitense. Gli ADP in genere fanno da proxy ai più importanti non-farm payrolls facendolo anche questa volta.
Le ultime due volte che gli ADP hanno deluso le attese (luglio e agosto 2015), ha fatto seguito la delusione dei NFP che si sono mostrati al di sotto del consenso così come gli ADP. Non era una certezza che oggi i NFP deludessero le attese ma facendo una somma di quanto visto sinora non sembrava poi così impossibile.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, venerdì 6 maggio
I market mover di oggi saranno quelli americani vista anche l’assenza di dati provenienti dall’Europa.
Per la zona Euro è infatti previsto in uscita unicamente il dato sul PMI al dettaglio che sarà reso noto alle ore 10:10.
Negli USA invece, saranno questi i dati monitorati con attenzione dagli operatori:
- salario orario medio (aprile) ore 14:30;
- media di ore settimanali (aprile) ore 14:30;
- non-farm payrolls (aprile) ore 14:30;
- tasso di partecipazione (aprile) ore 14:30;
- tasso di disoccupazione (aprile) ore 14:30.
Euro-Dollaro: non solo NFP, attenzione anche ai salari orari
Il focus era proiettato non solo ai NFP ma anche al salario orario medio poiché indicatore di possibili rialzi dell’inflazione.
I salari medi si sono rivelati deboli senza alcun tipo di miglioramento anzi, la stima precedente è stata rivista a ribasso del +0,2%. Unitamente a NFP deludenti, è molto probabile che venga abbandonata l’ipotesi di un rialzo dei tassi USA da parte della Federal Reserve nella riunione di giugno.
Euro-Dollaro: analisi tecnica su base giornaliera
Nonostante il calo di tre giorni consecutivi del cambio Euro-Dollaro, il quadro grafico rimane positivo con le medie mobili incrociate a rialzo. È possibile che il robusto ribasso di questi giorni sia dovuto in parte a prese di profitto dopo un rally durato sette giorni, all’avvicinarsi della pubblicazione dei non-farm payrolls ed infine dalle dichiarazioni rilasciate dai vari membri della Federal Reserve.
I presidenti locali della Fed hanno infatti dichiarato che il mercato sbaglia a non prezzare un rialzo a giugno, visto che l’istituto centrale americano è pronto ad agire in qualsiasi momento.
Tuttavia oggi, come spiegato in precedenza, potrebbe essere abbandonata totalmente tale ipotesi. Se i dati del mercato lavorativo USA dovessero deludere, potremmo assistere ad un immediata spinta a rialzo del cambio Euro-Dollaro. Spinta che porterebbe il cross inizialmente in area $1,1454 e, in caso di forte rialzo, potrebbe puntare deciso verso l’area di $1,1548.
Il cambio al momento si trova vicino alla zona di supporto psicologico offerto dalla media mobile a 21 periodi. Una rottura di tale livello comporterebbe una discesa sul secondo supporto, questa volta offerto dalla media mobile a 60 periodi intorno all’area di $1,1221.
Gli indicatori tecnici per ora non propendono né per un rialzo né per un ribasso visto che il RSI si muove praticamente parallelo ai valori di neutralità mentre l’ADX segnala ancora una fase di rialzo anche se il -DM ed il +DM hanno cominciato a prendere una direzione a incrocio, suggerendo così possibili inversioni di tendenza future.
Tutto dipenderà dai dati macro USA, ciò che è sicuro è che oggi sarà una giornata molto volatile.
