Elezioni USA 2016: Hillary Clinton conquista la nomination dei Democratici

Elezioni USA 2016: Hillary Clinton ha conquistato la nomination dei Democratici: secondo i dati riportati dalla Cnn e dall’Associated Press la Clinton ha raggiunto il numero di delegati necessari per essere l’esponente dei Democratici in corsa per la Casa Bianca nelle prossime elezioni.

Il risultato storico della Clinton arriva addirittura in anticipo rispetto all’attesissimo confronto con lo sfidante Bernie Sanders in California. Comunque vada, qualunque sia il risultato finale delle elezioni USA del prossimo novembre, il momento è già storia: Hillary Clinton è la prima donna candidata alla Presidenza degli Stati Uniti d’America.

Elezioni USA 2016: Hillary Clinton è la candidata per i Democratici?

Quando mancavano ormai poche ore al voto in California e in New Jersey è arrivato l’annuncio ufficiale: Hillary Clinton ha vinto la nomination del Partito Democratico superando la fatidica soglia di 2.383 delegati.

L’ex first lady ha esultato durante un comizio in California poco prima del Super martedì di primarie che assegnerà 500 delegati. In 240 anni di storia democratica statunitense, la Clinton, 68 anni, è la prima candidata donna per la Casa Bianca.

Secondo i dati elaborati e pubblicati dalla Cnn, dopo la netta vittoria di domenica scorsa in Porto Rico, Hillary Clinton si è garantita 1.812 delegati e 572 super delegati.

Oggi, nel previsto Supermartedì, si voterà in 6 Stati: California, New Jersey, Nord e Sud Dakota, New Mexico e Montana.

Nonostante i dati schiaccianti che darebbero ragione alla Clinton, che si troverebbe quindi in una posizione di forza invidiabile, c’è chi ritiene che alla candidata manchino ancora 30 delegati per raggiungere l’agognata candidatura.

Hillary Clinton ha dichiarato:

“Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Specialmente qui in California”.

Elezioni USA 2016: lo sfidante Sanders è ancora in corsa?

Lo sfidante democratico Bernie Sanders non si tira indietro e attraverso il responsabile della sua comunicazione Michael Briggs rende noto:

“È un peccato che i media, con un giudizio affrettato, stiano ignorando la chiara posizione della Democratic National Committee secondo la quale è sbagliato contare i voti dei super delegati prima che vengano effettivamente espressi alla convention la prossima estate”.

Dallo staff di Sanders hanno fatto notare anche che i super delegati non voteranno prima del prossimo 25 luglio e fino a quel momento potrebbero cambiare idea.

Sembra proprio che non abbia sortito alcun effetto la telefonata tra il presidente USA Barack Obama e Bernie Sanders volta a convincere il candidato alle elezioni USA a ritirarsi e porre fine ai dissidi interni al partito. Il senatore del Vermont non ne ha alcuna intenzione e vuole giocare la sua partita fino alla fine.