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Elezioni Francia: Sconfitta Marine Le Pen. “Vittoria senza gloria” per Sarkozy e Hollande
lunedì 14 dicembre 2015, di
Infranti i sogni di gloria di Marine Le Pen e del suo partito Front National. Il cordone sanitario posto in essere dai socialisti di Hollande e dai Républicains di Sarkozy è riuscito a contrastare l’avanzata dell’estrema destra al secondo turno delle amministrative in Francia. Alla fine, Fn non è riuscito a mantenere il vantaggio in nessuna delle sei regioni in cui, al primo turno, era in testa. E così, distaccata di oltre 15 punti nel Nord Pas de Calais-Picardie dove si era candidata, Marine Le Pen ha dovuto ammettere la sconfitta.
Dopo aver ringraziato i più di sei milioni di francesi che hanno votato Fn e che non si sono fatti “intimidire” e “manipolare”, come ha sottolineato la Le Pen, Front National sarà il principale partito di opposizione nella maggioranza delle regioni. «Ora la divisione non è più tra destra e sinistra ma tra i mondialisti e i patrioti», ha concluso la numero uno di Fn.
Tuttavia, il voto delle urne non ha dato un risultato netto per gli altri schieramenti. Il confronto elettorale si è concluso con sette regioni contro sei per Nicolas Sarkozy sui socialisti di Francois Hollande. Una vittoria “senza gloria” (citando la Le Pen), dal riso amaro. Infatti, per arginare la deriva front-nazionalista, si è dovuto ricorrere ad una breve alleanza. Tutti uniti contro la Le Pen e contro la paura dell’estrema destra.
Alla luce di ciò, stando anche alle dichiarazioni degli antagonisti di Le Pen, è evidente che nessuno si può permettere di sedersi sugli allori. Tutt’altro. Infatti, per il primo ministro socialista, Manuel Valls: «Nessun sollievo, nessun trionfalismo, nessun messaggio di vittoria poiché il pericolo dell’estrema destra non è eliminato. Dobbiamo dimostrare che siamo capaci di restituire la voglia di votare per e non unicamente contro». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sarkozy, il quale ha puntualizzato che bisogna tenere presente il monito che gli elettori francesi hanno dato al primo turno. Per il numero uno dei Républicains, i principi di unità – sia interna al partito, che quella con il centro – e il rifiuto di qualsiasi forma di compromesso con l’estrema destra sono stati gli ingredienti vincenti in questo secondo turno. Così, se in futuro si vorranno replicare i risultati ottenuti alle amministrative, tali posizioni dovranno essere intese come principi cardini.
Comunque sia, ciò che emerge chiaro, è che la maggioranza dei francesi non ha voluto cedere ai sentimenti di paura su cui Fn aveva fatto leva al primo turno. Per scongiurare la sponda estremista, infatti, alla seconda tornata elettorale si è assistito ad un aumento dell’affluenza che, dal 43% del 6 dicembre, ha superato il 59%. Bisogna risalire alle presidenziali del 2012 per trovare una differenza così ampia tra primo e secondo turno.
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La mappatura della Francia dopo il voto
Les Republicains di centrodestra sono riusciti a conquistare l’ambita regione parigina, l’Ile-de-France. Inoltre hanno primeggiato anche in Normandia, Nord-Pas-de-Calais-Picardia, Provenza-Alpi Costa azzurra, Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, Alvernia-Rodano-Alpi e nel Paese della Loira ma senza riuscire a sfondare. Per quanto concerne i socialisti - che partivano da una situazione in cui avevano il controllo di tutte e 13 le regioni meno una – riescono a conservare la Bretagna, Aquitania-Limousin Poitou-Charentes, Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei, Borgogna Francia-Contea, Centro Valle della Loira e, in alleanza con i nazionalisti, la Corsica.
I dati delle singole Regioni
NORD-PAS-DE-CALAIS-PICARDIA - Unione della destra 57,77% - Front National 42,23%
PROVENZA-ALPI-COSTA AZZURRA - Unione della destra 54,78% - Front National 45,22%
ALSAZIA-CHAMPAGNE-ARDENNE LORENA - Unione della destra 48,4% - Front National 36,80% - Unione della sinistra 15,51%
BORGOGNA- FRANCIA-CONTEA - Unione della sinistra 34,68% - Front National 32,44% - Unione della destra 32,89%
CENTRO-VALLE DELLA LOIRA - Unione della destra 35,43% - Unione della sinistra 34,58% - Front National 30,00%
LINGUADOCA-ROSSIGLIONE MIDI-PIRENEI - Unione della sinistra 44,81% - Front National 33,87% - Unione della destra 21,32%
BRETAGNA - Unione della sinistra 51,41% - Unione della destra 29,72% - Front national 18,87%
PAESI DELLA LOIRA - Unione della destra 42,70% - Unione della sinistra 37,56% - Front National 19,74%
AQUITAINA-LIMOUSIN POITOU-CHARENTES - Unione della sinistra 44,27% - Unione della destra 34,06% - Front National 21,67%
ILE-DE-FRANCE - Unione della destra 44% - Unione della sinistra 42% - Front National 14%
CORSICA - Lista regionalista 35,34% - Coalizione a sinistra 28,49%+ - Coalizione a destra 27,07% - Front National 9,09%
ALVERNIA RODANO-ALPI - Unione della destra 40,61% - Front National 22,55% - Unione della sinistra 36,84%
NORMANDIA - Unione della destra 36,43% - Unione della sinistra 36,08% - Front National 27,50%
(Fonte: Le Monde)