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Elezioni: la Francia premia l’estrema destra dopo gli attacchi dell’ISIS a Parigi
lunedì 7 dicembre 2015, di
Front National è il primo partito in Francia. Questo è l’esito, al primo turno del 6 dicembre, delle elezioni regionali francesi. In questo modo, Marine Le Pen fa un importante passo in avanti verso una vittoria che – se raggiunta – sarebbe storica.
In particolare, con una media del 28% dei consensi su base nazionale, il partito di estrema destra si colloca al primo posto in sei regioni. Al secondo posto, Les Républicains di Nicolas Sarkozy con il 26,89% dei voti; seguono i socialisti del presidente Francois Hollande, che si fermano al 23%.
Invece, le Debout La France, altra compagine di centrodestra, si ferma ad un risicato 3,85%. I Verdi solo al 3,87%. Per quanto riguarda l’affluenza alle urne, in base ai dati del mistero francese dell’Interno, l’astensione, è stata del 50,02 per cento, inferiore al dato del precedente confronto regionale del 2010 (53,6 per cento).
Elezioni in Francia, esito primo turno:trionfa l’estrema destra
Con un importante margine di voti, FN si assicura la regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, dove la candidata è proprio Marine Le Pen. Quest’ultima ottiene il 40,64 per cento delle preferenze rispetto al candidato di centrodestra che si ferma al 24,96. Bene anche nella regione Provence-Alpes-Côte d’Azur dove, restando in famiglia, la candidata è la nipote, Marion Maréchal-Le Pen che ha ottenuto il 40,55 dei voti, che precede il candidato repubblicano (26,48%). In entrambe le regioni i candidati del PS hanno annunciato di rinunciare a correre al secondo turno per favorire il centrodestra contro il FN. Il partito di estrema destra di Marine Le Pen ha espugnato anche altre quattro regioni: Languedoc-Roussillon, Alsace-Lorraine-Champagne-Ardenne, Centre-Val de Loire, Bourgogne-Franche-Comté.
Un risultato che ha confermato le aspettative della vigilia e che riflette lo stato d’animo dei francesi duramente colpiti dagli attentati di Parigi del 13 novembre. Anche se, per alcuni analisti, non si tratterebbe di un voto di “protesta” – bensì di un vero e proprio cambiamento nel modo di pensare del popolo francese –, senza dubbio si tratta di un voto “anti sistema”. Un voto che, per la Le Pen rappresenta «la rivolta del popolo contro le elites».
Un risultato che, il quotidiano francese Le Figaro e l’organo del Partito comunista, L’Humanité hanno definito uno "Choc".
Esito che non lascia indifferente nemmeno Bruxelles, viste le posizioni anti euro di Front National. Infatti, se confermata la vittoria del partito dell’estrema destra al secondo turno, il cammino dell’UE diventerebbe sempre più complesso, tenendo conto anche della posizione di altri Stati, quali la Gran Bretagna e non solo. A tal riguardo, la numero uno di Front National – alla vigilia del voto – aveva definito "straordinaria" l’ipotesi di ’Brexit’, paragonando il verificarsi di tale scenario al crollo del muro di Berlino e, quindi "l’inizio della fine dell’Unione Europea".
Leggi qui: "Danimarca: no all’UE con referendum. Aumenta il rischio Brexit"
Così, per Marine Le Pen – che stamattina ha dichiarato di non essere stupita del risultato, assicurando che nel secondo turno (il 13 dicembre) i numeri aumenteranno – l’Eliseo sembra essere sempre meno lontano.
Tuttavia, ancora non è detta l’ultima parola. Nel primo sondaggio effettuato dall’istituto Odoxa in merito al ballottaggio del 13 dicembre, il 59% dei francesi si sono espressi in favore della lista dei Républicains di Nicolas Sarkozy, alleata con il centro UDI-MoDem, nel caso di confronto diretto con FN. Invece, nel caso di triangolari, il centrodestra è quotato al 35%, la sinistra al 34% e Front National al 31%.
Vedremo cosa decideranno i francesi.