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Elezione Obama: anche le Borse apprezzano la vittoria

mercoledì 7 novembre 2012, di Valentina Pennacchio

Dopo aver tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso, le elezioni presidenziali negli USA hanno proclamato il vincitore. I pronostici sono stati confermati. Barack Obama ha vinto la sfida contro Romney e resta alla Casa Bianca per espletare il suo secondo mandato.

La gioia di Obama

Nel lungo discorso di ringraziamento, Obama ha dichiarato: “Credo che possiamo afferrare il futuro insieme perché non siamo divisi come suggerisce la nostra politica. Non siamo cinici come credono i nostri esperti. Siamo più grandi della somma delle nostre ambizioni individuali, e rimaniamo più di una manciata di stati blu e rossi. Siamo e saremo per sempre gli Stati Uniti d’America”.

Il Presidente guarda al futuro del suo Paese con entusiasmo e fiducia: “Crediamo in un’America generosa, in un’America che ha compassione, in un’America tollerante, aperta ai sogni della figlia di un immigrato che studia nelle nostre scuole e crede nella nostra bandiera”.

Tra le priorità del suo nuovo mandato: “Ridurre il deficit. Riformare il sistema fiscale. Sistemare il nostro sistema di immigrazione. Liberarci dal petrolio straniero”.

Le reazioni dal mondo: Europa soddisfatta

Tutto il mondo sembra acclamare la conferma di Obama alla Casa Bianca. Probabilmente perché, in accordo con quanto dichiarato dal Financial Times, questa rielezione rappresenta la scelta giusta contro la crisi che attanaglia l’economia internazionale.

Opinione condivisa da molti, tranne dalla Cina. Dal quotidiano ufficiale China Daily emerge la preoccupazione del gigante asiatico circa “continue frizioni tra le due principali economie mondiali”.

L’Europa intera plaude a Obama

Il Presidente francese, Francois Hollande, ha dichiarato che la decisione dell’elettorato americano “rafforza ancora una volta la nostra alleanza tesa ad agevolare il ritorno alla crescita economica dei nostri paesi, alla lotta alla disoccupazione e alla ricerca di soluzioni per le crisi che ci minacciano, in particolare in Medio Oriente”.

A questa posizione fa eco la Merkel. “Ho molto apprezzato i nostri confronti di idee su tutte le questioni per favorire lo sviluppo delle relazioni tra Germania e Stati Uniti e non ultime le scelte per superare la crisi economica e finanziaria globale”.

Infine, i presidenti dell’Unione europea, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso, si dicono rassicurati. “Gli Stati uniti sono un partner strategico chiave per l’Unione europea. Non vediamo l’ora di continuare la stretta collaborazione avviata con il presidente Obama negli ultimi 4 anni, per rafforzare ulteriormente i nostri legami bilaterali e affrontare insieme le sfide globali anche nei settori della sicurezza e dell’economia”.

“La creazione di crescita e occupazione - proseguono - rimane una priorità sia per gli Stati Uniti che per l’Unione europea e continueremo a lavorare con il presidente Obama per sbloccare l’impareggiabile potenziale del mercato transatlantico”.

Le reazioni dei mercati

All’indomani dalla vittoria di Obama, si registrano sicuri segnali positivi per il mercato azionari.

Tutte le Borse europee sono in rialzo:

  • Milano guadagna lo 0,45%;
  • Parigi lo 0,93%;
  • Francoforte lo 0,68%;
  • Madrid lo 0,64%;
  • Zurigo 0,64%;
  • Bruxelles +0,65%;
  • Amsterdam +0,57%;
  • Londra +0,53;
  • Lisbona +0,39%.

Elementi da considerare anche: l’andamento al ribasso dei rendimenti sull’obbligazionario e il rialzo delle quotazioni dell’oro.

Anche le Piazze Asiatiche hanno mostrato segnali incoraggianti:

  • Hong Kong registra un rialzo dello 0,7%;
  • Nikkei 125, indice della piazza nipponica, ha guadagnato lo 0,01%;
  • Il Kospi, indice della Borsa di Seul, sale dello 0, 38%;
  • Sydney, infine, chiude con il +0,71%.

Attesa per la Grecia

Mentre si guarda con speranza al futuro dell’economia mondiale per trovare una risposta alla crisi, l’Europa oggi tiene gli occhi puntati sulla Grecia, paralizzata dagli scioperi.

Il Parlamento ellenico in queste ore sta prendendo una decisione sul “pacchetto austerità”, considerato “inevitabile” dal ministro delle Finanze, Yannis Stournaras.

Questa scelta è tanto attesa dall’Eurozona perché potrebbe segnare l’abbondando della moneta unica da parte della Grecia. Una prospettiva decisamente “catastrofica” per il premier Antonis Samaras: “Se non riusciremo a restare nell’euro, niente avrà più senso”.

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