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Ecco perché la SNB ha abbandonato il cambio fisso euro-franco
lunedì 4 maggio 2015, di
Lo scorso 15 gennaio sul forex è accaduto quello che viene comunemente riconosciuto come “cigno nero”, l’evento isolato e inatteso che ha un impatto enorme ma che solo a posteriori può essere spiegato e reso prevedibile. Stiamo parlando dell’abbandono del cambio fisso tra euro e franco svizzero da parte della SNB, ovvero la banca centrale della Confederazione Elvetica. Da inizio settembre 2011 il cross euro/franco era stato stabilizzato con un peg a 1,20, in quanto la SNB non aveva più tollerato una quotazione troppo vicina alla parità in grado di destabilizzare l’economia rossocrociata.
Tuttavia il 15 gennaio 2015 il cross Eur/Chf si è improvvisamente inabissato da quota 1,20, perdendo oltre il 20% in pochi istanti. Sulle principali piattaforme di trading online la quotazione è scesa fin sotto 0,98, ma alcuni internet service providers hanno “letto” anche prezzi molto più bassi (fino a 0,84). Diversi trader e broker operanti sul forex sono finiti in bancarotta, tanto che sono ancora in corso dispute e azioni legali riguardanti la regolarità dell’evento. Perché la SNB ha lasciato cadere il cross fin sotto la parità, quando invece aveva dichiarato a più riprese di voler mantenere il cambio fisso a tutti i costi?
Una lettura molto probante arriva dal bilancio del primo trimestre dell’anno della banca centrale svizzera, chiuso il 31 marzo scorso con una perdita monstre di 30 miliardi di franchi. La perdita su posizioni in valuta estera ammonta a 29,3 miliardi, quella sulle posizioni long sull’oro a un miliardo. La SNB ha complessivamente registrato la peggiore perdita della sua storia. La verità, però, è che se l’istituto monetario di Berna non avesse abbandonato il cambio fisso, le perdite potevano diventare ancora più elevate a causa dell’incessante vendita di euro sui mercati internazionali in vista dell’annuncio del quantitative easing della BCE.
Oggi il tasso di cambio Eur/Chf è pari a 1,04, anche se il 30 aprile è avvenuto un balzo fin sopra 1,0520 sui massimi a un mese. Nonostante la classe politica svizzera stia incalzando la SNB a mettere a punto nuove strategie monetarie per frenare l’apprezzamento del franco, probabilmente non ci saranno ulteriori mosse di natura non convenzionale da parte della banca centrale elvetica che dovrebbe limitarsi a qualche sporadica dichiarazione “hawkish” per spaventare gli speculatori. Il cambio euro/franco potrebbe ben presto tornare sulla parità.