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Ebola infetta anche i mercati: London Mining -77%, in calo anche le compagnie aeree. Perdite stimate in 32,6 miliardi di dollari

giovedì 9 ottobre 2014, di Marta Panicucci

Il virus ebola infetta anche i mercati. Le ricadute economiche dell’epidemia che affligge Guinea, Liberia e Sierra Leone e minaccia il resto del mondo, sono preoccupanti. Proprio ieri è stata diffusa la stima della Banca Mondiale: l’impatto economico del virus ebola sull’economia potrebbe raggiungere la cifra di 32,6 miliardi di dollari a meno che non si intervenga drasticamente per interromperne la diffusione.

Da una parte, medici e organizzazioni umanitarie combattono per salvare vite umane dal virus ebola, e dall’altra le società che lavorano o investono nelle zone toccate dal virus combattono con un mercato non più disponibile a concedere loro credito. Il titolo dell’azienda mineraria London Mining ieri ha terminato la seduta sulla piazza di Londra con un calo del 77% dopo essere arrivata a toccare anche il -90%.

Allarme mondiale
Il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, ha sollecitato la comunità internazionale a "trovare il modo per effettuare blocchi stradali logistici, portare più medici specializzati e provvedere ad allestire più posti ospedalieri, dando inoltre più sostegno alla salute e allo sviluppo per contribuire a fermare Ebola".

Secondo le stime dell’istituzione bancaria, se la comunità internazionale riuscirà a contenere il virus ebola i costi economici potrebbero fermarsi a 9 miliardi di dollari, altrimenti se ebola uscirà dai confini africani il danno economico potrebbero arrivare a toccare la cifra di 32,6 miliardi. A cui, in questo caso, andrebbero aggiunte le perdite in termini di vite umane e costi sanitari.

Crollo dei titoli
Il titolo che più di tutti, al momento, sta accusando il crollo economico è London Mining. L’Azienda gestisce una miniera di ferro a Marampa, in Sierra Leone dove, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, la vasta diffusione del virus ebola ha scoraggiato i potenziali investitori.

La società stessa ha pubblicato una nota per informare che "il cda crede che ci sarà poco o nessun valore residuo nell’azione, visto che l’epidemia di Ebola ha creato difficoltà significative sia al processo di investimento strategico avviato a maggio sia alla performance attuale dell’attività".

Anche le compagnie aeree sono state contagiate dal virus ebola. Da quando si è diffusa la notizia dell’infermiera spagnola contagiata, in Borsa gli operatori hanno registrato importanti cali di investimento per diverse compagnie aeree. A soffrire maggiormente Aig, il gruppo della British Airways che controlla Iberia, Easyjet, Ryanair, Air France/Klm e Lufthansa. Gli aerei sono uno dei luoghi in cui è più facile la trasmissione di infezioni e, insieme ai passeggeri, possono trasportare i virus da una parte all’altra del mondo. Non per niente alcuni vettori hanno sospeso i voli da e per Sierra Leone, Liberia, Guinea e Nigeria.

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