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E se il Governo Letta non ce la facesse? 7 miliardi di tasse in più…
martedì 13 agosto 2013, di
7 miliardi di tasse in più se il Governo Letta non ce la facesse. Questo è l’allarme lanciato da Giuseppe Bortolussi della Cgia di Mestre, che, come di consueto, si schiera dalla parte dei contribuenti e…delle loro tasche!
Il “concentrato fiscale” interesserebbe l’ultima parte dell’anno, in particolare l’ultimo quadrimestre. Ma perché? A causa di IMU, TARES, IVA. Insomma tutti quei nodi irrisolti su cui il Governo Letta continua a tergiversare, nonostante le parole del Premier:
“Il governo è impegnato ad affrontare i problemi degli italiani, è questo l’obiettivo del mandato che ho ricevuto da Napolitano e nulla mi distoglierà da questo”.
La Cgia di Mestre sostiene che la stangata sui contribuenti italiani nel caso il governo Letta fallisse oscillerebbe tra i 149 e i 388 euro, più precisamente:
- 149 euro in più per un pensionato single;
- 293 euro per una famiglia con doppio reddito;
- 338 euro per un nucleo monoreddito.
IMU, TARES, IVA: la storia infinita
IMU, TARES, IVA: sembra la storia infinita, visto che se ne parla, inutilmente, almeno fin’ora, da mesi. Ecco la situazione delineata dall’associazione veneziana:
- IMU. Ai 4 miliardi di IMU inerenti all’immobile principale, ricordiamo infatti che entro il 16 settembre i proprietari saranno impegnati con la prima rata e a dicembre con il saldo, si aggiungono circa 770,6 milioni di euro relativi agli altri immobili;
- TARES. L’incremento di 1,94 miliardi di euro rispetto all’anno precedente include 943 milioni di euro come aggravio minimo corrispondente alla differenza tra il costo del servizio di smaltimento rifiuti (derivante dal bilanci dei Comuni) e il gettito Tia/Tarsu contabilizzato l’anno scorso. Inoltre, a differenza della Tarsu, la TARES coprirà anche il costo di asporto e smaltimento dei rifiuti.
- IVA. L’aumento al 22% a partire dal 1 ottobre costerà un miliardo in più.