Home > Altro > Archivio > Draghi: nessuna guerra valutaria. Finmeccanica crolla, ma Piazza Affari (…)

Draghi: nessuna guerra valutaria. Finmeccanica crolla, ma Piazza Affari resiste grazie ai bancari

martedì 12 febbraio 2013, di Valentina Pennacchio

Sul tavolo dell’Eurogruppo sono state principalmente due le questioni da affrontare: l’euro e l’ESM, il meccanismo europeo di stabilità o fondo salva Stati per cui si paventa la possibilità di stabilire una soglia massima di ricapitalizzazione diretta delle banche europee in crisi, secondo Schaeuble, ministro delle Finanze tedesche, dovrebbe essere inferiore agli 80 miliardi di euro, onde evitare che questo fondo venga prosciugato dalle banche in difficoltà, piuttosto che sostenere gli Stati bisognosi. Ad ogni modo niente di fatto su questo punto, la decisione è rimandata a giugno.

L’altra preoccupazione è legata all’euro e al suo apprezzamento eccessivo, secondo Pierre Moscovici bisogna perseguire la stabilità della moneta unica, perché “i movimenti erratici dei cambi hanno conseguenze negative sulla crescita”, quindi “siamo d’accordo nell’Eurogruppo che la questione vada sollevata al G20”. Il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Olli Rehn ha dichiarato:

“Un forte apprezzamento dell’euro avrebbe un maggiore impatto sui paesi dell’Eurozona del Sud, più sensibili sul fronte delle esportazioni”.

Sull’argomento è intervenuto anche Draghi che ha respinto l’ipotesi di una guerra valutaria: “È un tema molto inflazionato e soprattutto non c’è niente che faccia pensare” a questo conflitto valutario.

Ad ogni modo, l’Eurogruppo non ha raggiunto una soluzione neanche su questo secondo punto, dovendosi destreggiare tra una “politica del cambio” pensata dalla Francia e l’opposizione alle politiche di deprezzamento della Germania.

Europa

Le parole di Draghi sostengono i listini, soprattutto quello della Spagna che sarebbe sulla strada giusta per la ripresa economica. Maglia rosa a Madrid che avanza dell’1,93%, seguita da Londra che guadagna lo 0,98%. Il Dax di Francoforte segna un rialzo dello 0,35% e il Cac40 di Parigi dello 0,99%.

Piazza Affari

La seduta odierna di Piazza Affari si muove su un territorio positivo con il Ftse Mib che sale dello 0,69% e l’All Share dello 0,71%. Lo spread scende e si attesta intorno ai 285 punti.

In verde i titoli bancari, grazie alla discesa dello spread e al rendimento del Btp decennale grazie all’ottimo esito dell’asta degli 8,5 miliardi di euro di Bot annuali collocati dal Tesoro questa mattina con un tasso giunto all’1,094%.

In testa al comparto troviamo la Banca Popolare di Milano che sfiora un guadagno del 7%, sulla scia delle indiscrezioni della trasformazione in Spa proseguono. Secondo gli analisti di Intermonte il cambiamento dello status giuridico “aumenterebbe l’appeal speculativo sul titolo in quanto sarebbe percepito come un possibile target di acquisizione”.

La giornata è segnata dallo scandalo di Finmeccanica: l’a.d. Giuseppe Orsi è stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale per tangenti di 51 milioni di euro pagate al governo indiano. Il titolo crolla e trascina la controllata Ansaldo.
In rosso anche gli automobilistici con Pirelli e Fiat.

I rialzi

Nome Banca Pop Milano Intesa Sanpaolo Banca Pop E. Romagna STM Ferragamo
Variazione +6,65% +2,18% +1,78% +1,67% +1,60%

I ribassi

Nome Finmeccanica Ansaldo Sts Pirelli Telecom Italia Fiat Industrial
Variazione -7,27% -3,12% -2,91% -2,11% -1,14%

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.