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Draghi: economia reale debole e ripresa lenta. Piazza Affari soffre, mentre per Ansaldo si affaccia l’ipotesi Siemens

lunedì 18 febbraio 2013, di Valentina Pennacchio

Il numero uno della BCE, Mario Draghi ha chiesto più sforzi per migliorare l’economia reale. Gli ingredienti del 2013 sembrerebbero essere: credibilità e gestione delle aspettative. “Non bisogna attenuare il risanamento, ma attenuarne gli effetti” ha detto Draghi. Gli effetti dell’austerity devono essere smussati usando tre strade: riduzione della spesa pubblica, piuttosto che incrementare tasse già troppo alte in UE, intervento nei mercati del lavoro e dei prodotti con riforme strutturali e credibilità fiscale per “rassicurare i mercati”. Quali sono i rischi secondo Draghi?

“I rischi continuano a essere al ribasso rispetto alle previsioni e possono arrivare da una domanda interna e dalle esportazioni più basse, dal rallentamento delle riforme, da fattori geopolitici, dagli squilibri tra i maggiori paesi industrializzati”.

Draghi parla anche della domanda di credito che non sta crescendo perché “l’attività economica si è stabilizzata a un livello basso”. Il Presidente della BCE è stato interrogato circa lo stato di salute del sistema bancario italiano, sulla cui credibilità ha inciso molto il caso MPS. Le banche italiane “stanno soffrendo per il protrarsi della recessione, ma i maggiori istituti sono ben capitalizzati” ha dichiarato Draghi, che ha aggiunto:

“Il sistema mostra un pò di fragilità perchè si iniziano a vedere gli effetti dei prestiti in sofferenza o di tassi di interesse tenuti bassi per lungo tempo”.

Wall Street e Tokyo

Mentre Wall Street è chiusa per il President’s Day, la Borsa di Tokyo guadagna il 2,1% sulla sia della debolezza dello yen dopo il G20, Il Premier Shinzo Abe ha minacciato una revisione dello statuto della BoJ “se non conseguirà i risultati previsti”, ovvero il target di inflazione al 2%.

Europa

I listini europei chiudono la seduta contrastati. L’Ibex di Madrid cede lo 0,82%, Il Cac40 di Parigi lo 0,21% e il Ftse 100 di Londra lo 0,16%. In controtendenza il Dax di Francoforte guadagna lo 0,18%.

Piazza Affari

La Piazza di Milano chiude in ribasso con il Ftse Mib a quota -0,51% e l’All Share che cede lo 0,50%.

Nella giornata di oggi i riflettori sono ancora puntati su MPS e Finmeccanica. Oggi è stato diffuso il rapporto Consob sul caso MPS, accusata di manipolazione di mercato

“con riguardo a condotte tenute da esponenti di Banca Monte Paschi di Siena nella strutturazione di un’operazione di rafforzamento patrimoniale per l’acquisizione di Banca Antonveneta e alle informazioni circa il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali di Banca MPS esposte nella relazione semestrale al 30 giugno 2008”.

Intanto il fermo di Gianluca Baldassarri è stato confermato.

Sulla questione Finmeccanica il nuovo management dovrà occuparsi della cessione di Ansaldo Energia, su cui oggi è arrivata l’offerta da parte di Siemens che pare abbia offerto circa 1,3 miliardi di euro. Il nuovo a.d. Alessandro Pansa ha posticipato la decisione fino alla fine delle elezioni per comprendere la strategia che vorrà adottare il nuovo governo.

La seduta odierna registra una brutta performance per Unicredit, la cui raccomandazione per BofA Merrill Lynch peggiora da “buy” a “neutral”, e Parmalat.

Buona prova invece per i bancari BP Milano e Mediobanca, nonché per Telecom dopo le ultime news sul versante TI Media.

I rialzi

Nome Banca Pop Milano Telecom Italia Banco Popolare Mediobanca Snam
Variazione +3,08% +1,46% +1,22% +1,21% +0,88%

I ribassi

Nome Saipem Buzzi Unicem Parmalat Unicredit Banca Pop Emilia Romagna
Variazione -2,95% -2,41% -2,21% -1,81% -1,78%

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