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Disoccupazione record in Italia, fra i giovani è al 46%
mercoledì 4 giugno 2014, di
Nel primo trimestre dell’anno il tasso di disoccupazione ha toccato il massimo dal 1977. Stesso record negativo pe quella giovanile che da 37 anni non raggiungeva certi livelli. Secondo l’ultima indagine Istat, il tasso di disoccupazione raggiunge il 13,6% (+0,8% rispetto al 2013) nei primi tre mesi dell’anno, il massimo dal primo trimestre del 1977.
Nel Mezzogiorno, la situazione è ancora più allarmante, il 60,9% della forza lavoro giovanile, ossia occupati e disoccupati, è in cerca di lavoro (357.000 unità). Tutto questo porta il numero di disoccupati a 3 milioni 487 mila persone.
La maggior disuguaglianza di genere si registra però al Nord, dove il tasso di disoccupazione per le ragazze (tra 15 e 24 anni) è al 40,9% contro il 32% dei ragazzi.
Gli occupati in valore assoluto, continuano a calare: in tutta Italia ormai lavorano solo 22,2 milioni di persone, -181 mila rispetto al 2013.
Per quanto riguarda i giovani tra i 15 e i 24 anni, in aprile il tasso di disoccupazione è del 43,3%, in calo rispetto al primo trimestre di quest’anno che ha toccato il record storico del 46%. Il numero di giovani inattivi, che non studiano e non lavorano i cosiddetti Neet, sono 442 mila nel primo trimestre 2014, rispetto al 2013 sono cresciuti di 113 mila unità, tra i Neet si ritrovano i giovani disoccupati under 30, nonchè gli inattivi, e gli scoraggiati, cioè quelli rassegnati a stare fuori dal mercato del lavoro.
L’Istat evidenzia anche altri dati, l’occupazione in generale è scesa meno per le donne (-47 mila unità contro -164 per gli uomini) e al continuo calo degli occupati nella fascia d’età 15/34 e 35/49, si contrappone la crescita degli occupati over 50 (1 punto in più).
Calano i dipendenti a tempo indeterminato, ma anche lavoro a termine e collaborazioni. Gli occupati invece a tempo parziale continuano invece ad aumentare (+1,1%), ma la crescita riguarda esclusivamante il part-time involontario: si tratta cioè di persone che vorrebbero lavorare full-time ma non ne hanno la possibilità.
I dati Eurostat, evidenziano che in tutta l’area il tasso di disoccupazione è in discesa e ad aprile si è attestato all’11,7%, mentre per i giovani è al 23,5%, solo Grecia, Spagna e Croazia hanno un tasso di disoccupazione giovanile superiore a quello italiano.
A guidare la classifica della "ripresina" è la Spagna: Madrid ha già rilasciato i dati provvisori del mese di maggio che mettono in evidenza un aumento degli occupati pari a quasi due punti e mezzo percentuali.
"La situazione è letteralmente drammatica e senza un cambiamento di passo difficilmente commenteremo dati migliori almeno nei prossimi mesi", ha commentato il segretario generale della UIL, Luigi Angeletti.
Per migliorare la situazione è necessario e urgente creare occupazione, incrementare il potere di acquisto delle famiglie e rilanciare i consumi. Stanziare investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, avviare un piano per lo sviluppo del turismo.