Home > Altro > Archivio > Decreto del fare, giustizia: il governo rilancia la conciliazione. Tagli per (…)

Decreto del fare, giustizia: il governo rilancia la conciliazione. Tagli per oltre un milione di processi

lunedì 17 giugno 2013, di Marta Panicucci

Un milione di processi in meno nei prossimi 5 anni, questo l’obiettivo del governo Letta. Nel decreto del fare infatti compare anche un pacchetto di norme relative alla giustizia con lo scopo di snellire l’arretrato della giustizia italiana e sveltire i nuovi processi. Oltre a bloccare i tribunali, l’enorme arretrato giudiziario e le procedure farraginose della giustizia italiana, scoraggiano notevolmente gli investimenti interni, e anche esteri, con gravi perdite anche dal punto di vista economico.

Per raggiungere il traguardo del milione di processi in meno, il governo Letta ha pensato di ripristinare la mediazione obbligatoria. Inaugurata qualche anno fa e poi bloccata da una sentenza della consulta, la mediazione obbligatoria, consente di risolvere le controversie grazie all’aiuto di un professionista, evitando così di coinvolgere giudici e tribunali.

Alcune tipologie di cause resteranno fuori come la liti per gli incidenti stradali. E nuove regole valgono anche per i professionisti del settore, i mediatori: gli avvocati per esempio saranno investititi del ruolo di mediatore per legge, senza bisogno di altri tipi di accrediti. Oltre alla riesumazione della conciliazione obbligatoria il decreto del fare ha inaugurato anche altri due strumenti per raggiungere lo scopo che il governo letta si è prefissato.

Il primo provvedimento "anti-ingolfamento" coinvolge gli studenti di legge: i meritevoli neo laureati avranno la possibilità di svolgere degli stage presso tribunali e corti d’appello, con il compito di smaltire le pratiche. La seconda norma prevede la presenza di 30 assistenti di studio nelle sezioni civili della cassazione scelti tra i magistrati ordinari di ruolo.

Il pacchetto di misure dovrà servire, nei prossimi 5 anni, a condurre un aumento dei processi definiti dell’ordine di 957mila e in termini di minori pendenza complessive di 1.157.000.

Conciliazione

La conciliazione avviene sulla falsariga di quanto accade per il processo del lavoro: il giudice civile propone di tentare una conciliazione; il rifiuto di tale proposta senza un valido motivo, costituisce comportamento valutabile nel corso del procedimento.

In adesione alle richieste dell’avvocatura e per superare il parere avverso della consulta, la struttura normativa intorno alla conciliazione è stata modificata: 8 i punti che il decreto indica come qualificanti della nuova conciliazione. Di seguito le principali novità introdotte dal decreto del fare:

  • esclusione delle liti sulla responsabilità per danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti (le altre materie, dal condominio alle successioni sono confermate);
  • introduzione della mediazione prescritta dal giudice, fuori dei casi di obbligatorietà ex ante e sempre nell’area generale dei diritti disponibili;
  • integrale gratuità della mediazione, anche nel caso del punto precedente, per i soggetti che, nella corrispondente controversia giudiziaria, avrebbero avuto diritto all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato;
  • previsione di un incontro preliminare, informativo e di programmazione, in cui le parti, davanti al mediatore, verificano con il professionista se sussistano effettivi spazi per procedere alla mediazione;
  • forfettizzazione e abbattimento dei costi della mediazione, in particolare di quella obbligatoria, attraverso la previsione di un importo contenuto, comprensivo delle spese di avvio, per l’incontro preliminare;
  • limite temporale della durata della mediazione in 3 mesi, invece di 4, trascorsi i quali il processo può sempre essere iniziato o proseguito;
  • previsione della necessità che, per divenire titolo esecutivo e per l’iscrizione d’ipoteca giudiziale, l’accordo concluso davanti al mediatore deve essere non solo omologato dal giudice, ma anche sottoscritto da avvocati che assistano le parti;
  • riconoscimento di diritto, agli avvocati che esercitano la professione, della qualità di mediatori.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.