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Decreto Pensioni, ok della Camera: ecco il testo e le novità
mercoledì 1 luglio 2015, di
E’ arrivato oggi l’ok della Camera al decreto legge sulle pensioni emanato dopo la sentenza della Corte costituzionale dello scorso 30 aprile che ha dichiarato illegittimo il blocco dell’indicizzazione delle pensioni disposto dal governo Monti.
Il testo è dunque stato approvato con 310 sì, 164 no e due astenuti e si prepara ora al passaggio al Senato essendo prossima la scadenza del 20 luglio.
Vediamo insieme quali sono le novità che sono state apportate durante il passaggio alla Camera e quali sono i punti principali del decreto.
Decreto pensioni: ok emendamento sulla Cig
Le novità che sono state apportate al testo originario dal passaggio alla Camera sono poche.Tra queste l’Assemblea ha approvato un emendamento che rifinanzia per 20 milioni di euro la Cig per cessata attività, estendendo tale ammortizzatore sociale anche a una serie di aziende che non riuscirebbero a usufruirne per il secondo anno.
Decreto pensioni: i rimborsi
Per quanto riguarda il rimborso delle pensioni, uno dei passaggi più spinosi del testo, erano stati 49 gli emendamenti presentati al decreto legge che disciplina appunto i rimborsi sugli assegni previdenziali sopra tre volte il minimo previsti dopo che la Consulta ha bocciato la decisione del governo Monti di bloccare l’indicizzazione.
Come previsto l’una tantum per gli arretrati sarà erogata a partire dal 1° agosto con tassazione separata.
L’iter che ha portato all’approvazione alla Camera è stato privo di intoppi. Di tutti gli emendamenti presentati sono stati pochi quelli approvati in commissione Lavoro, dove il provvedimento è stato licenziato la settimana scorsa. Non è stata infatti fatta nessuna correzione sostanziale all’impianto del testo proposto e presentato dal governo, nonostante le polemiche che lo stesso aveva suscitato dopo il varo da parte del Consiglio dei Ministri.
L’unico emendamento approvato è stato un emendamento contenente una correzione di natura tecnica.
Decreto pensioni: i punti
La parte più cospicua del decreto è dedicata al rimborso delle pensioni toccate dal blocco dell’indicizzazione dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale: nel testo si trovano le indicazioni sui rimborsi e le indicazioni sulla rivalutazione per fasce.
Oltre ai rimborsi sulle pensioni nel decreto vengono tuttavia toccati anche altri punti: al di là delle novità di cui si è accennato più sopra, nel decreto viene stabilito che il pagamento delle pensioni (dagli assegni pensionistici alle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili) debba essere effettuato il primo di ogni mese o, in caso di giorno festivo, il giorno successivo. Il decreto ha previsto inoltre l’aumento dei fondi per il finanziamento dei contratti di solidarietà e agevolazioni per i datori di lavoro che devono corrispondere il Tfr in busta paga.