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Decadenza Berlusconi, oggi si decide sul voto segreto. Tutti i pronostici
martedì 29 ottobre 2013, di
Decadenza Berlusconi: voto segreto o voto palese? E’ questo il dubbio che riecheggia sommesso nelle stanza ovattate di Palazzo Madama. L’ultima parola spetterà alla Giunta del Regolamento del Senato, chiamata a decidere sulla richiesta del Movimento 5 Stelle di abrogare il voto segreto, adottando così solo quello palese in Aula. La Giunta si riunirà oggi pomeriggio alle 15 e tutti gli scenari sembrano al momento possibili. Stando ai retroscena, infatti, i promotori della trasparenza punterebbero tutto su una norma ben precisa, il comma 2 dell’articolo 2 del Regolamento della Giunta per le Elezioni, che esclude che quello "in materia di verifica del poteri, ineleggibilità, incompatibilità e decadenza" sia un voto sulle persone, per il quale invece si imporrebbe il voto segreto.
La posizione del Pdl
Di tutt’altro parere, ovviamente, il Popolo della Libertà, per il quale un voto in Giunta non può essere paragonato a quello in Aula, e nega l’ipotesi di poter estendere una norma del Regolamento della Giunta all’Aula di Palazzo Madama.
Il caso Andreotti
Un’altra freccia nell’arco di chi punta allo scrutinio palese è il celebre “precedente Andreotti”. Nel 1993, infatti, quando l’Aula di Palazzo Madama fu chiamata ad esprimersi sull’autorizzazione a procedere nei confronti dello storico statista della Democrazia Cristiana, grazie alle pressioni dell’allora presidente del Senato Giovanni Spadolini, si decise di non considerare il voto su Andreotti un voto sulla persona, ma sui rapporti tra potere politico e giudiziario. All’epoca il senatore fu d’accordo con l’interpretazione proposta e l’autorizzazione a procedere venne infine concessa.
Un precedente di peso, quindi, ma che presenta importanti differenze con il caso Berlusconi. Innanzitutto il Cavaliere si oppone strenuamente al fatto che sul suo caso si voti in maniera palese, e stavolta non stiamo parlando di un’autorizzazione a procedere bensì di una decadenza dal mandato di parlamentare.
Il centrosinistra sembra comunque intenzionato a portare avanti le proprie tesi, nel tentativo di individuare una procedura che tenga conto della novità della legge Severino in materia di decadenza, uniformando così il regolamento con quello di Montecitorio, dove il voto su questa materia avviene a scrutinio palese.
Una discussione che si preannuncia a dir poco infuocata, e che dovrà tener conto anche della norma secondo la quale è previsto il voto segreto in Aula se a farne richiesta sono almeno 20 senatori (numeri assolutamente alla portata del Popolo della Libertà).
I numeri in Giunta
Pallottoliere alla mano, tra i 13 senatori facenti parte della Giunta del Regolamento del Senato, sembra che l’ago della bilancia sia rappresentato da Linda Lanzillotta di Scelta civica, pur permanendo l’incognita del Gruppo Autonomie-Psi. I promotori dello scrutinio palese possono infatti contare su tre senatori Pd, due M5s e uno di Sinistra ecologia e libertà, per un totale di 6 voti.