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De Laurentiis attacca Lotito: “Il gioco delle tre carte non si può fare..”

giovedì 16 febbraio 2017, di Alessandro Cipolla

Aurelio De Laurentiis attacca Claudio Lotito. Prima dell’incontro di Champions League contro il Real Madrid, il presidente del Napoli ha concesso una lunga intervista a Walter Veltroni, dove non ha risparmiato bordate al patron della Lazio.

Che Aurelio De Laurentiis abbia da sempre una particolare visione di come andrebbe riformato il calcio in Italia è risaputo, ora però il presidente del Napoli individua in Claudio Lotito uno dei personaggi chiave che ostacolano questo suo sperato cambiamento.

Parole dure quelle di De Laurentiis contro Claudio Lotito, che precedono quelle altrettanto infuocate contro il suo tecnico Maurizio Sarri, accusato di non aver fatto rendere al meglio il Napoli nell’andata degli ottavi di finale di Champions League in casa del Real Madrid.

Un De Laurentiis furioso dunque, che come al solito quando parla lo fa senza peli sulla lingua scatenando ogni volta una lunga coda di polemiche.

De Laurentiis: l’ira contro Sarri

Il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri è sempre stato molto altalenante. Il presidente del Napoli non ha mai risparmiato critiche anche molto dure al suo allenatore ogni volta che qualcosa è andato storto.

Nella notte madrilena di Champions, secondo De Laurentiis il Napoli ha sbagliato totalmente l’approccio alla partita, con Sarri che poi ci ha messo anche del suo con alcune scelte tattiche, in primis quella di tenere la difesa alta anche al cospetto di un attacco atomico come quello dei blancos.

Anche lo scarso utilizzo di Marko Rog, uno degli arrivi pregiati del calciomercato estivo Napoli, per De Laurentiis è un errore visto che il centrocampista croato consentirebbe ai partenopei anche diverse varianti tattiche.

Tra De Laurentiis e Sarri quindi al momento è sceso il gelo, ma anche i rapporti col presidente della Lazio non dovrebbero essere dei migliori, dopo le frasi dette dal patron del Napoli in un’intervista rilasciata a Walter Veltroni.

De Laurentiis: le accuse a Lotito

Aurelio De Laurentiis ha sempre avuto una visione molto affaristica del calcio. Bisogna dare atto però all’imprenditore cinematografico di aver preso il Napoli in serie C, averlo riportato nella massima serie, costruendo poi sempre squadre competitive sia in Italia che in Europa.

Pochi successi ma risultati sportivi sicuramente ottimi, conditi anche da bilanci societari quasi sempre chiusi in attivo riportando il Napoli ad avere una solidità economica che mancava da anni.

La visione però del calcio ad alti livelli di De Laurentiis è strettamente legata al business. Ecco perché il presidente del Napoli sarebbe più che propenso ad una liberalizzazione del numero di extracomunitari da utilizzare nel nostro campionato.

Non mi dispiace affatto perché io sarei per mettere gli italiani in serie B e in serie C, dove farei crescere i nuovi eroi, con un tetto di 25 anni massimo. E lascerei la serie A, che è un’industria, libera come accade in Belgio e in Portogallo di fare qualunque tipo di acquisto di extracomunitari. Piuttosto, mi sembra incredibile che Tavecchio o il nuovo presidente della FIGC possano ammettere l’iscrizione di squadre che hanno i bilanci dissestati.

Sempre durante l’intervista rilasciata a Walter Veltroni, il discorso poi scivola su come andrebbe riformato il campionato di Serie A, sui nuovi stadi e sull’utilizzo delle seconde squadre.

Agnelli ed io eravamo assolutamente favorevoli alle seconde squadre, ma siamo stati ‘segati’ da Lotito che controlla quei 14/15 club minori. Eppure sono le prime sei squadre che fanno vendere il prodotto a Mediaset, Sky e Rai e che fanno la serie A. Altrimenti che venderemmo? Le votazioni non si possono fare solo numericamente. Di questo vive Lotito. Il gioco delle tre carte non si può e non si deve fare, è irrispettoso nei confronti dei tifosi. Bisogna essere onesti alla base. Bisognerebbe fare una nuova legge sugli stadi perché la vecchia l’hanno distrutta per colpa del nuovo sindaco di Firenze che ci ha voluto mettere le mani all’ultimo momento per fare un torto alla Sensi e a Lotito.

Per De Laurentiis quindi il calcio italiano sarebbe come ostaggio dei piccoli club, pilotati tutti da Claudio Lotito. Il presidente della Lazio poi, sarebbe anche il più grande oppositore della riforma dei campionati.

Una volta negli anni ’80 erano sedici le squadre. Adesso siamo inopinatamente arrivati a venti. Il signor Lotito per farsi bello, perché ha interessi in serie B e in serie C, sta pompando a dismisura con l’aiuto delle squadre minori perché si possa dare un paracadute di 65 milioni a quelli che retrocedono. Ma mi auguro che Lotti faccia tabula rasa. Lui mi dice che tante cose non le può fare, ma caro Luca se non fai questo non accade quest’altro. Alla fine facendo cose piccolissime, rimarranno delle piccole cose in un oceano di cose da fare.

Un De Laurentiis come al solito molto polemico quindi, che non risparmia attacchi a Lotito che dal canto suo, come sua prassi negli ultimi tempi, difficilmente risponderà alle parole del suo collega.

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