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Crisi, Monti su ESM e Unione Bancaria: aiuti diretti alle banche

venerdì 12 ottobre 2012, di Federica Agostini

Il Premier Italiano, Mario Monti, dice la sua sul fondo salva-stati ESM al quale dovrebbe essere data la possibilità di ricapitalizzare direttamente le banche" e spiega i punti secondo i quali una unione bancaria andrebbe costruita per far riemergere il settore bancario dalla crisi finanziaria.

Monti: ESM per aiuti diretti alle banche

Durante il suo intervento alla cena di Bruxelles "Think-tank Friends of Europe", Monti ha introdotto la Legge di Stabilità approvata dal Governo Italiano e ha sottolineato come il fondo ESM debba poter fornire assistenza direttamente al settore bancario, piuttosto che passare prima attraverso i governi.

Rinnovare il sistema bancario è un passo fondamentale per risolvere la crisi e, a questo punto, spiega Monti, è fondamentale distinguere "il vecchio dal nuovo del settore bancario e separarlo dalle responsabilità dei governi"; dovrebbero, per questo, essere stabilite regole comuni per la gestione dei depositi bancari.

L’unione Bancaria secondo Mario Monti

Il discorso di Monti ha toccato, poi, la questione dell’unione bancaria, necessaria per ritrovare la fiducia degli investitori in un sistema che vive nel mezzo della crisi da più di cinque anni.

Secondo Monti, l’unione bancaria si può riassumere in tre grandi punti:

 La Banca Centrale Europea assume il ruolo di supervisore del sistema bancario dell’Eurozona e degli altri paesi d’Europa che ne facciano richiesta;

 Si istituisce un fondo unico con lo scopo di chiudere e risanare la situazione debitoria delle banche fallite;

 Si approva un dettagliato schema in grado di proteggere i depositi dei risparmiatori.

Secondo queste "linee", dunque, la creazione di un meccanismo di supervisione del sistema bancario diventa fondamentale per consentire al fondo del European Stability Mechanism (ESM) di iniettare i capitali direttamente nelle banche.

Però...

Questo sistema, messo in atto a giugno (per la risoluzione del settore bancario spagnolo) è sembrato a "rischio disfacimento", soprattutto dopo che Germania, Olanda e Francia hanno sottolineato le difficoltà "legali" di tali procedimenti - in altre parole, è molto probabile che i problemi delle banche in Spagna e Irlanda rimangano sotto la responsabilità dei Governi.

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