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Criptovalute: sfruttare le debolezze del mercato per migliorarlo
lunedì 28 gennaio 2019, di
Negli anni ’90, John Levine, un giovane programmatore fintech, pubblicò la sua "Electronic Communication Network" (ECN) "Island".
Allora, nessuno avrebbe potuto sapere che il NASDAQ e i maggiori broker al mondo avrebbero seguito il suo esempio e nessuno, comprese le istituzioni finanziarie più sofisticate del mondo, avrebbe potuto prevedere il suo impatto futuro.
Ora, ogni volta che si accede a importanti exchange come Fidelity o Robinhood, gli ordini passano attraverso qualcosa di simile a ciò che Levine ha creato.
Una struttura geniale ma imperfetta
Levine sviluppò involontariamente un mercato puramente decentralizzato. La sua ideologia attirò l’attenzione dei market maker più affamati e degli intermediari, che la trasformarono rapidamente in un qualcosa di più centralizzato.
I nuovi metodi di profitto diventarono così interessanti che tutti iniziarono a chiedere un pezzo della torta. Ma anche questa struttura geniale si rivelò imperfetta e molti iniziarono a domandarsi: che cosa succede quando sia il mercato che gli asset scambiati sono decentralizzati? Come possono le società rimanere a galla se non riescono a realizzare profitti? Per la prima volta in decenni, il denaro istituzionale incontrò un ostacolo.
Approccio a tariffa zero
Grazie alla nuova tecnologia di Levine e alla sempre crescente base di utenti, i financier si sono resi conto di non poter più contare su meccanismi obsoleti di creazione di denaro.
Tutto ciò ha favorito l’emergere del recente approccio a tariffa zero, che dipende in gran parte dalla scarsa consapevolezza degli investitori. Gli attori del mercato più esperti hanno iniziato ad aggiungere algoritmi complessi per ritirare le commissioni dalle transazioni a basso costo percepite.
L’ideologia? Quelli con una migliore comprensione della tecnologia avrebbero tratto maggiori profitti. La lezione da imparare? Invece di essere vulnerabili all’incertezza occorre approfittare delle inefficienze del mercato.
“Diamo una rapida occhiata al market making nel suo complesso. Una delle aree più competitive è costituita dalle commissioni e dalle tariffe di trading: chi offre commissioni più basse o a zero attira la maggior parte degli investitori retail.
Molti exchange offrono questo modello a costo zero che in realtà è fuorviante poiché le transazioni non sono effettivamente gratuite. Se le preoccupazioni primarie sono la velocità e il prezzo, questo modello "libero" è in realtà tutto il contrario - qualcosa di abbastanza lontano dalla trasparenza, quasi in modo scandaloso. Una crescita più naturale del mercato richiede modelli migliori”,
ha fatto notare Dima Zaitsev, Head of International PR di ICOBox, aggiungendo:
“Tradizionalmente, la maggior parte dei profitti si realizza attraverso spread più ampi in cambio di commissioni ridotte. Il trading a tariffa ridotta o gratuita è offerto al costo di spread più ampi.
Attenzione agli spread di trading
Mentre teoricamente agli investitori al dettaglio non vengono addebitate commissioni o tariffe, gli spread su questi scambi sono spesso gonfiati, con un premio aggiunto. Questo meccanismo non è sempre utilizzato, ma illustra i mezzi utilizzati nel trading di criptovalute che non sono disponibili nei mercati tradizionali.”
Zaitsev ha elaborato due diversi modelli di scambio.
Modello 1: spread più ampi/commissioni più basse
L’inflazione sugli spread non è rara, ma le criptovalute la rendono più facile, ha fatto notare l’esperto che ha continuato:
“Tradizionalmente ci sono i tuoi tipici prezzi di domanda/offerta accomodati dalle commissioni. Ma nel mercato digitale, gli spread sono gonfiati da centesimi più piccoli e il premio viene intascato.”
Secondo Zaitsev ciò ha avviato un dibattito più ampio sul fatto che gli scambi danneggino la filosofia "no middleman" della blockchain. Considerando la liquidità e la disponibilità di un bene sul mercato, la maggior parte degli investitori al dettaglio non fa differenza tra dozzine di exchange - un punto importante se vogliamo garantire l’integrità del mercato delle criptovalute.
“Una supervisione regolamentare inadeguata, unita al routing degli ordini, aggrava ulteriormente la situazione.”
La mancanza di protezione legale può rendere un novizio del mercato diffidente. Dirottare gli ordini all’esterno è semplicemente impossibile nei mercati tradizionali con la loro struttura chiara e meccanismi consolidati.
Ma le criptovalute sono qualcosa di diverso, per dirla con le stesse parole di Zaitsev. Un exchange può indirizzare gli ordini attraverso una piattaforma di altra giurisdizione, cosa che consente la diffusione dell’inflazione. Ciò che è illegale in una giurisdizione potrebbe essere perfettamente legare in un’altra. I profitti possono quindi essere suddivisi legalmente - un no-go in un mercato a somma zero, in quanto ciò incide le probabilità contro l’investitore retail.
Modello 2: High Frequency Trading (HFT) Firm Partnerships
Secondo l’esperto, padroneggiare le strategie di trading delle aziende HFT può richiedere anni, ma l’importante è che esse facciano trading veloce e complesso in millisecondi, non minuti.
Le aziende HFT odiano il rischio e amano le criptovalute perché sono interamente digitalizzate. Ogni cosa, a differenza dei mercati tradizionali, è virtuale: è un modello che elimina efficacemente i rischi. Le criptovalute si adattano perfettamente alla normativa: eliminano i rischi nel trading ad alta frequenza, portando rendimenti sempre più rapidi.
“Diamo un’occhiata all’exchange gratuito Robinhood. Originariamente i suoi fondatori portarono il prodotto in aziende di 75 VC che tuttavia gli risero in faccia. Molti operatori di mercato erano certi che il nuovo arrivato non sarebbe sopravvissuto: come può una piattaforma di trading gratuita realizzare un profitto?”
Il report SEC sul terzo trimestre ha fatto chiarezza: Robinhood ha reindirizzato gli ordini degli investitori al dettaglio alle aziende HFT, che hanno immediatamente fatto scalping su ogni centesimo prima dell’esecuzione. La maggior parte degli investitori al dettaglio usa Robinhood semplicemente perché è più veloce e più facile. Le ditte HFT effettuano ordini quasi istantaneamente prima che quelli degli investitori al dettaglio vengano eseguiti.
I piccoli player non ottengono il prezzo esatto, ma piuttosto si uniscono a un ordine di mercato, essenzialmente accettando il prezzo di mercato. E la criptovaluta virtualmente non regolamentata consente di scalare questo modello. Pur essendo in linea di principio geniale, questo modello deve essere usato con giudizio per non rivoluzionare il mercato: alcuni economisti sostengono che la vendita costante di asset criptati per valute fiat ponga serie pressioni ribassiste sui prezzi cripto.
L’inesplorato territorio dei mercati digitali consente grandi speculazioni - per questo motivo essi sono stati etichettati come "Il selvaggio West". Molti usano queste inefficienze per trarre enormi profitti. Ma alla fine non si può fare a meno di chiedersi se i costi finali per la salute dei mercati potrebbero essere troppo alti.
Esperti come Zaitsev e il suo team di ICOBox stanno aiutando le aziende a navigare nel mondo in continua evoluzione della finanza e della raccolta fondi sviluppando pratiche di mercato che sfruttano le ultime tendenze e inefficienze. La conoscenza è potere, ed essere in grado di identificare e sfruttare efficacemente le ultime strategie è la chiave per posizionare qualsiasi azienda all’avanguardia del progresso.