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Controlli Antievasione 2015: il Ddl Stabilità ridefinisce l’accesso alle informazioni dei contribuenti

mercoledì 3 dicembre 2014, di Simone Casavecchia

Il testo del Ddl Stabilità, approvato nei giorni scorsi alla Camera e ora in esame al Senato, ha ridefinito, grazie a un emendamento all’articolo 26, le norme vigenti in materia di controlli antievasione e verifiche fiscali. Mentre il Salva Italia (Dl 201/2011, articolo 11) aveva previsto la comunicazione annuale da parte di banche e intermediari finanziari di tutti i dati relativi ai conti correnti (compresi saldi di fine anno e movimenti) e alle transazioni dei contribuenti alla super anagrafe tributaria, limitandone però l’utilizzo, da parte dell’Agenzia delle Entrate, per la sola compilazione delle liste di contribuenti a rischio, l’emendamento al Ddl Stabilità, consente l’utilizzo degli archivi informatizzati dell’anagrafe che raccoglie i dati relativi ai flussi finanziari di tutti gli italiani anche per verifiche fiscali in senso stretto.
Se il Ddl Stabilità non dovesse subire sostanziali modifiche in tal senso, dall’esame del Senato, i dati relativi ai conti correnti dei contribuenti potranno essere utilizzati anche per effettuare verifiche sul livello della ricchezza familiare e sulle richieste di agevolazioni sociali e sgravi fiscali come i contributi per l’asilo o i sussidi scolastici.

Tipologie di controlli
La super Anagrafe dei conti correnti consentirà al fisco di effettuare analisi specifiche riguardanti il rischio di evasione e per verificare alcune voci della inserite nel Nuovo Isee 2015, soprattutto per ottenere le prestazioni del welfare. Più in particolare sarà possibile per il fisco affinare i controlli antievasione utilizzando i dati ottenuti per finalità statistiche e di elaborazione, differenti dai controlli sui singoli contribuenti.
In tal modo viene da un lato perseguita una finalità di semplificazione fiscale, dal momento che il contribuente non dovrà dichiarare quel che è già noto all’amministrazione finanziaria e, d’altra parte, come è stato rilevato anche dal Garante sulla Privacy, si tutela la riservatezza del contribuente, dal momento che l’emendamento continua a tutelare il contribuente dall’uso delle informazioni in sede di controllo fiscale.

Isee 2015
Nello stesso emendamento sono previste nuove disposizioni anche in in relazione al nuovo Isee e alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che dell’Isee costituisce la parte principale, a carico del contribuente, in sede di compilazione dei dati. La nuova versione dell’Isee, prevede, infatti che il contribuente vada a inserire nel DSU le informazioni riguardanti la giacenza media del conto corrente, un dato che può essere calcolato dall’estratto conto ma che, per semplificare il compito dei cittadini, potrà essere ottenuto richiedendolo agli sportelli di poste e banche, grazie a un accordo siglato tra ABI e Poste Italiane. Dal 2016 invece, quest’ultimo dato potrebbe essere ottenuto direttamente dall’INPS, l’ente a cui si presenta la Dichiarazione S l’informazione allo sportello . Dal 2016 il dato non dovrebbe essere più necessaria in quanto l’INPS (che calcola l’ISEE) potrà ottenerlo direttamente all’Agenzia delle Entrate. Come recita, infatti, il testo dell’emendamento al Ddl Stabilità, le informazioni relative ai conti correnti bancari e postali saranno utilizzate sia

«ai fini della semplificazione degli adempimenti dei cittadini in merito alla compilazione della dichiarazione sostitutiva unica»

sia

«in sede di controllo sulla veridicità dei dati dichiarati nella medesima dichiarazione».

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