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Contributo INAIL 2016: quali spese sono ammesse?

lunedì 8 febbraio 2016, di Simone Traversa

Per ricevere il contributo da parte dell’INAIL una società deve rispettare determinati requisiti e parametri.

Non per tutte le spese sostenute dall’azienda, infatti, è previsto un contributo INAIL: per alcune vi è un sostegno economico per altre no.

Dal 1° marzo fino al 5 maggio 2016 le aziende potranno presentare i loro progetti per accedere al bando di finanziamento dell’INAIL.

Il bando è stato indetto per incentivare le aziende a investire nella sicurezza e salute dei lavoratori. Vediamo allora per quali spese le aziende possono richiedere il contributo all’INAIL e quali spese invece ne sono escluse.

Bando INAIL 2016: le spese ammesse

Le spese ammesse sono tutte quelle ritenute indispensabili al fine della realizzazione del progetto, nonché quelle accessorie utili alla realizzazione del progetto stesso e alcune specifiche spese tecniche.

Per conoscere le condizioni di ammissibilità delle spese bisogna consultare gli allegati 1, 2 e 3 del bando dell’INAIL che fanno riferimento alle varie categorie e sottocategorie di progetto.

Per fare un esempio prendiamo la categoria 1 all’interno dei progetti d’investimento: “Ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro”. La tabella presente nel bando riporta tutte le tipologie di spesa ammesse dal contributo INAIL, di cui qui vi diamo un esempio:

  • perizia giurata;
  • progetti ed elaborati a firma di tecnici abilitati;
  • direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;
  • certificazioni (vendita, collaudo, regolare esecuzione, prevenzione incendi ecc...);
  • relazioni e dichiarazioni (asseverate su barriere architettoniche, classificazione ambienti con pericolo di esplosione, ecc.);
  • documentazione o certificazione sull’intervento se richiesta da normativa;
  • oneri per il rilascio di autorizzazioni o nulla osta da enti e amministrazioni preposte.

A seconda della tipologia di intervento di nostro interesse consulteremo la tabella con i dettagli adatti presente nel bando.

Le spese ammesse a contributo devono essere sostenute effettivamente dall’azienda che fa richiesta di contributo, e pertanto devono essere giustificate da un’adeguata documentazione. Le spese faranno inoltre riferimento a progetti non ancora realizzati e non in corso di realizzazione, alla data del 05/05/2016.

Bando INAIL 2016: le spese non ammesse

Tutti i contributi e le spese extra qualora l’impresa non venga ammessa ai contributi INAIL sono a carico dell’impresa stessa.

Le spese non ammesse a contributo rientrano nelle seguenti categorie:

  • dispositivi di protezione individuale (ai sensi dell’articolo 74 del D. Lgs 81/2008 – e a eccezione dei progetti riguardanti gli ambienti confinati, vedi Allegato 1, Tabella 2, Sezione 3, lettera b);
  • aeromobili, veicoli e imbarcazioni non compresi nel campo di applicazione del D. Lgs 17/2010;
  • impianti per abbattere emissioni nocive all’esterno degli ambienti di lavoro, o in generale tutte le spese che riguardano la sola salvaguardia dell’ambiente;
  • hardware, software e sistemi di protezione informatica, a eccezione di quelli il cui funzionamento è fondamentale per il buon utilizzo delle macchine incluse nel progetto di miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute;
  • arredi e mobili;
  • ponteggi fissi;
  • trasporto dei beni acquistati;
  • sostituzione di macchinari dei quali chi richiede il contributo non ha piena proprietà;
  • ampliamento sede produttiva;
  • consulenze per redazione, gestione e invio della domanda online di contributo INAIL;
  • adempimenti relativi alla valutazione rischi, di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D. Lgs 81/2008 e s.m.i.;
  • interventi in luoghi di lavoro diversi da quelli in cui si esercita l’attività al momento di presentazione della domanda;
  • manutenzione ordinaria degli ambienti lavorativi e dei macchinari;
  • certificazione, adozione e/o asseverazione di progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità̀ sociale in imprese senza dipendente, con un solo dipendente (il datore di lavoro) o datore di lavoro e soci;
  • compensi erogati ai componenti degli organismi di vigilanza;
  • acquisizioni via leasing;
  • acquisto beni usati;
  • acquisto beni fondamentali per avviare l’attività di impresa;
  • costi del personale interno e dipendente, legali;
  • costi autofatturati.

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