Home > Altro > Archivio > Case popolari ai rom, polemiche a Roma

Case popolari ai rom, polemiche a Roma

sabato 2 novembre 2013, di Valentina Brazioli

Il dibattito sulla questione dell’assegnazione di case popolari ai rom si inserisce nel drammatico contesto di emergenza abitativa che affligge la città di Roma (ma non solo). A tirarci le orecchie, stavolta, è la prestigiosa organizzazione internazionale per i diritti umani, Amnesty International, che il 30 ottobre scorso ha diffuso il suo rapporto dal titolo “Due pesi e due misure: le politiche abitative dell’Italia discriminano i rom" segnalando che l’intero meccanismo di assegnazione degli alloggi pubblici è strutturato in modo da penalizzare i cittadini di etnia rom che vivono nei campi.

Niente criteri prioritari per i rom

La denuncia dell’organizzazione internazionale è chiara: a seguito dei numerosi sgomberi, i rom si sono trovati a vivere in campi costruiti e gestiti dalle autorità comunali, senza la possibilità di ottenere criteri prioritari nelle domande di alloggio popolari (poiché impossibilitati a dimostrare di essere stati sfrattati legalmente da un alloggio privato in affitto). Successivamente, nonostante a fine 2012 sia stato introdotto il parametro di dare priorità alle persone in gravi condizioni di disagio abitativo, ospitate a titolo provvisorio in strutture fornite dagli enti caritatevoli o dallo stesso Comune di Roma, l’amministrazione municipale si è affrettata a chiarire, tramite circolare, che tale criterio non si sarebbe applicato nei confronti dei cittadini rom.

Cambio di rotta con il sindaco Marino?

Tuttavia, secondo quanto riporta Amnesty International, la nuova amministrazione di Roma avrebbe espresso l’intenzione di annullare la circolare che impedisce ai rom di accedere agli alloggi pubblici. Una misura salutata con favore dall’organizzazione internazionale, ma che difficilmente incontrerà il plauso unanime dei politici romani. Sul tema, lo scorso 9 settembre, era già intervenuto il vice presidente dell’Assemblea capitolina, Giordano Tredicine, esponente Pdl:

È pura utopia credere di poter assegnare le case popolari ai rom visto che abbiamo cittadini italiani e stranieri in lista d’attesa da anni.

Che ha aggiunto:

Questo ovviamente non significa escludere dal Piano casa i rom e i sinti che ne abbiano i requisiti, ma non è neanche lontanamente pensabile che il concetto di accoglienza, pilastro imprescindibile di qualsiasi paese civile, venga distorto in questo modo, dando agli ospiti canali preferenziali rispetto ai padroni di casa. A fronte, infatti, di 50.000 famiglie romane in lista da attesa da dieci anni per un alloggio, credo non ci debbano essere dubbi da parte di nessuno su chi abbia la precedenza.

La richiesta di Amnesty International

Amnesty International non sta chiedendo che ai rom che vivono nei campi di Roma venga data priorità nell’accesso alla limitata disponibilità di alloggi pubblici della capitale. Chiediamo che abbiamo uguale accesso, senza tener conto della loro etnia.

Ha voluto sottolineare John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.