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Carige in costante risalita a Piazza Affari: accordi per la ricapitalizzazione sempre più vicini?

mercoledì 7 gennaio 2015, di Simone Casavecchia

Forte anche del buon andamento della seduta odierna di Piazza Affari, il titolo Carige non accenna a interrompere la propria marcia trionfale (oggi è dato in crescita al +3,10%, con un valore/azione di 0,0632 euro - rilevazione delle 11:31) neache oggi, dopo aver messo a segno nelle ultime due sedute guadagni pari al 4,63% e al 4,11%
di ieri.

Impegnata strenuamente nella messa in campo del piano di ricapitalizzazione, da 700 milioni di euro, resosi necessario dopo il fallimento degli stress test della BCE, secondo le notizie diffuse ieri dal quotidiano Repubblica , responsabili del rimbalzo in borsa del titolo, Fondazione Carige avrebbe intavolato, nei giorni precedenti il Natale, una trattativa con il finanziere Andrea Bonomi per vendere il 20% delle azioni di Carige, ancora in suo possesso. In quell’occasione Fondazione Carige avrebbe manifestato la volontà di vendere la sua partecipazione chiedendo un premio del 20% sulle quotazioni del titolo (al valore di 0,05 euro/azione prima di Natale). Bonomi, pur avendo confermato il suo interesse per l’acquisto della quota detenuta da Carige si sarebbe detto, in quell’occasione, non disposto a corrispondere alcun premio. Certo è, come è stato osservato ierid dagli analisti di Equita che

"L’obiettivo della Fondazione è quello di monetizzare, in tutto o in parte, in modo da poter successivamente partecipare all’aumento di capitale, limitando la diluizione della propria quota (...), La situazione resta ancora molto fluida visto che la Bce deve ancora esprimersi sul capital plan (decisione prevista per il 4 febbraio), approvando l’entità dell’aumento di capitale, e che la Fondazione deve ancora dare l’ok al piano di ricapitalizzazione".

La situazione, tuttavia, potrebbe anche cambiare nell’incontro di metà Gennaio che i rappresentati di Fondazione Carige hanno fissato con Bonomi, per ridiscutere le condizioni della possibile vendita, dal momento che, nel frattempo, la Investindustrial di Andrea Bonomi è uscita dalla partita di acquisizione di Club Med, annunciando che non farà alcun rilancio sull’Opa messa in campo dai cinesi di Fonsum per Club Med e che, anzi, uscirà dal capitale. Dal momento che l’Opa di Fonsum su Club Med porterà il valore del 100% di Fonsum a 939 milioni di euro, Bonomi, attraverso la cessione della sua partecipazione dovrebbe ricavare una plusvalenza stimata tra i 5 e i 10 milioni di euro. Si tratterebbe di capitali freschi, liberati per nuovi investimenti come, appunto, quello in Carige.

Secondo indiscrezioni circolate negli ultimi mesi l’acquisizione di una quota consistente di Carige da parte di Investindustrial, potrebbe anche essere un primo tassello di un’operazione più ampia finalizzata alla fusione di Carige con Bpm, altro gruppo bancario in cui Bonomi aveva investito due anni fa per poi uscire.

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