Campari ha venduto: Lemonsoda è ora danese. Il motivo della cessione

Campari ha ceduto Lemonsoda che da oggi sarà ufficialmente danese.

Ad accaparrarsi lo storico marchio dei soft drink è stata la Royal Unibrew che ha così sborsato ben 80 milioni di euro.

Dal punto di vista dei marchi è stata la stessa Campari a far luce sulla cessione che nel dettaglio riguarderà il marchio Freeda, dunque Lemonsoda, Oransoda, Pelmosoda, Mojito Soda, e i marchi Crodo: il Crodino non rientrerà nelle clausole della cessione ai danesi.

Dal punto di vista delle attività, invece, la cessione di Lemonsoda da parte di Campari riguarderà anche il sito di produzione e imbottigliamento di Crodo, in provincia del Verbano Cusio Ossola. Vendute ai danesi anche la sorgente d’acqua e il magazzino.

Non c’è soltanto la cessione di Lemonsoda nell’intesa Campari-Royal Unibrew. Le due società hanno infatti stipulato un accordo pluriennale secondo cui i danesi continueranno a produrre alcuni prodotti di proprietà di Gruppo Campari. Il suddetto accordo diverrà efficace a partire dal closing dell’operazione previsto entro la fine dell’anno.

Ma perché Campari ha scelto di vendere Lemonsoda ai danesi? La mossa della società italiana altro non è che uno sforzo di razionalizzazione del portafogli, con l’obiettivo di focalizzarsi sui brand prioritari.

Ricordiamo, infatti, che dall’inizio dell’anno ad oggi Campari ha ceduto attività non strategiche per un totale di 310 milioni di euro. La cessione di Lemonsoda è solo la punta dell’iceberg.