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Cambio euro-sterlina in rialzo: durerà? 5 motivi per aspettarsi un crollo
lunedì 27 febbraio 2017, di
Le previsioni sul cambio euro sterlina parlano di discesa, nonostante il forte rialzo inaugurato oggi sul cross grazie alle voci di un nuovo referendum per l’indipendenza in Scozia.
Anche se la sterlina è entrata in una nuova fase di debolezza, la moneta unica risente sempre di più dell’incertezza politica in vista delle prossime elezioni europee e la sterlina inglese ne approfitta per riacquistare il valore perso nel corso del 2016.
Nei prossimi mesi, dunque, la puntata sull’euro contro la sterlina è al ribasso secondo quanto raccomandato da una recente analisi Forex di Westpac, che consiglia lo short sul cambio EUR/GBP.
La banca di investimento australiana, nota a livello internazionale per essere molto attiva nel mercato delle valute, ha divulgato gli ultimi target individuati sul cambio, utili per definire e correggere la propria strategia sul cross euro sterlina.
Westpac entra short sul cambio euro sterlina a quota 0.8485, con uno stop loss impostato a 0.8525 e un target a quota 0.8325.
Al momento, il cambio euro sterlina si trova a quota 0.85166, per un rialzo di giornata dello 0.55%.
Cambio euro-sterlina oggi in rialzo
L’euro-sterlina scambia ben al di sopra del livello psicologico a 0.8500 grazie alla pressione di vendita intorno alla sterlina britannica in reazione alla notizia che il governo britannico si starebbe preparando ad un nuovo referendum per l’indipendenza della Scozia. Inoltre, l’ampia offerta sulla coppia EUR/USD e le possibilità di qualche copertura short a seguito della mossa decisiva sopra la resistenza a 0,8490-95 stanno collaborando nello spingere il cambio euro sterlina a nuovi massimi.
Cambio euro sterlina: 5 motivi per cui continuerà a scendere
Di seguito riportiamo i 5 motivi per cui il cambio euro sterlina potrebbe proseguire la sua discesa:
1) La mancanza di dati macroeconomici di alto livello sia per l’UE che per il Regno Unito nel corso dei prossimi giorni sul Calendario Economico preannuncia lo spostamento dell’attenzione dei mercati verso le pressioni politiche.
2) Il presidente della BoE Carney ha sottolineato durante il suo ultimo discorso al Parlamento inglese di prevedere un outlook equilibrato per le prospettive del Regno Unito, e il confronto sul decreto con oggetto l’articolo 50 presso la Camera dei Lord difficilmente potrà creare dei grandi ostacoli ai piani del Governo May.
3) Le incertezze politiche pesano sui differenziali di rendimento dei titoli dell’area euro. Le elezioni in Olanda sono a meno di un mese di distanza e anche se una coalizione è il risultato più probabile, l’estrema destra continua a creare a disagio (per i mercati).
4) Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi è in programma tra due mesi, ma i sondaggi continuano a suggerire che la Le Pen passerà al secondo turno e sale l’attesa su chi sarà il suo rivale allo scontro finale. Se i sondaggi dovessero anticipare uno scontro tra Marine Le Pen e un candidato della coalizione di sinistra, quest’ottica rischierebbe di pesare ancora di più sull’euro.
5) Anche se gli indicatori tecnici si muovono in territorio relativamente neutrale, essi anticipano comunque un ulteriore ribasso sul cross EUR/GBP.