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Forex, previsioni cambio euro-dollaro: parità o rimbalzo?

venerdì 20 novembre 2015, di Lorenzo Monti

Il cambio euro-dollaro, dopo aver toccato un minimo di 1,0615 dopo il rilascio dei verbali del Fomc, nella giornata di giovedì è tornato sopra quota 1,07 fino a toccare la resistenza di area 1,0770.
Dopo il discorso odierno di Mario Draghi, l’euro-dollaro è scambiato intorno a 1,0685$ (-0,45%), aumentando l’incertezza sulla direzione che prenderà il cambio a breve termine.

Analizziamo quindi le previsioni di tre tra le principali banche mondiali riguardo le sorti del cambio euro-dollaro.

Previsioni cambio euro-dollaro: il rimbalzo durerà poco

Gli analisti valutari di Credit Suisse ritengono che il rimbalzo ci sarà ma avverrà in maniera molto limitata, per poi tornare a puntare i supporti di 1,0521 e 1,0458, minimo annuale toccato a marzo. L’ufficio studi della banca svizzera ha dichiarato che:

Il ribasso dell’euro-dollaro sta mostrando segnali di indebolimento a breve termine, spostando più in là nel tempo il calo che sembra comunque inevitabile. Abbiamo notato che al ribasso recente non ha corrisposto un forte segnale dello RSI, pertanto i prezzi potrebbero risalire fino a un massimo di 1,0830 per poi tornare ai livelli minimi annuali.

Secondo Credit Suisse il cambio euro-dollaro difficilmente riuscirà a superare quota 1,0770, e il target a breve termine è visto a 1,05.

Il rialzo a breve termine potrebbe essere più consistente per gli analisti di JP Morgan, secondo cui ci sono possibilità affinché l’eur/usd tocchi la resistenza di 1,0953$. Nello specifico l’ufficio studi della banca americana ha affermato che:

Il quadro tecnico rimane negativo, e ci troviamo in una congestione tra i livelli di 1,0596 e 1,0757. Le possibilità di rimbalzo possono portare il cambio euro-dollaro a 1,0953, resistenza decisiva per poi iniziare un ribasso più deciso fino al supporto di 1,0596 e a seguire verso 1,0485. Al di sotto di questi livelli si punterebbe a 1,0072.

JP Morgan vede quindi decisivo il superamento della congestione di prezzi che sta attraversando l’euro-dollaro, reputando comunque molto probabile il raggiungimento della parità delle due valute nei prossimi mesi.

Previsioni cambio euro-dollaro: non solo politica divergente BCE-FED

Morgan Stanley crede che non sarà solamente la politica monetaria espansiva della BCE e il possibile rialzo dei tassi di riferimento USA da parte della Fed a spingere verso il basso il cambio euro-dollaro. Gli analisti della banca pensano infatti che:

L’euro-dollaro sicuramente risentirà della politica monetaria opposta che hanno intenzione di attuare Fed e BCE. Ci sono però altri fattori, quali le materie prime e il livello di crescita economica mondiale, che potrebbero aumentare la volatilità e limitare il ribasso del cambio.

E’ possibile un rimbalzo, dato che l’euro ha una relazione inversa con i mercati azionari. Rimaniamo cautamente ribassisti sull’euro-dollaro e i nostri obiettivi di prezzo sono vicini.

La banca americana quindi conferma che il rimbalzo potrebbe avvenire anche in relazione a fattori esogeni dalla politica monetaria delle Banche Centrali, sottolineando come un ribasso dei mercati azionari possa spingere in alto la moneta unica europea.

Il target price dell’euro-dollaro per Morgan Stanley è di 1,06 per fine anno e di 1,03 nel primo trimestre del 2016.

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